Faulhaber vuole chiudere la sede di La Chaux-de-Fonds, a rischio 70 dipendenti

Altre cattive notizie sul fronte dell'impiego nell'industria svizzera: Faulhaber, gruppo tedesco che opera nel settore della micromeccanica e la cui filiale elvetica ha sede in Ticino, sta valutando la possibilità di chiudere lo stabilimento di La Chaux-de-Fonds (NE), che impiega circa 70 persone. L'azienda ha dovuto affrontare un significativo calo degli ordinativi negli ultimi 18 mesi, spiegano i vertici.
Faulhaber ha avviato una fase di consultazione con i rappresentanti del personale, ha indicato oggi a Keystone-Ats Giovanna Biggi, responsabile delle risorse umane dell'azienda, confermando una notizia della testata locale Arcinfo. Il processo è in corso e l'azienda non ha ancora adottato una decisione finale, ha aggiunto.
Il gruppo spera peraltro che i miglioramenti dell'efficienza e le riduzioni dei costi previsti contribuiscano a garantire la sua posizione competitiva sul mercato. Secondo Arcinfo l'impresa potrebbe spostare la produzione in Ungheria.
Faulhaber era arrivata a La Chaux-de-Fonds nel 2001 attraverso l'acquisizione di Precistep, un produttore di micromotori di precisione. L'unità elvetica ha sede a Croglio, nel comune di Tresa, ed è presente anche a Grenchen (SO) e a Bioggio. Il gruppo controlla anche la società MPS con sede a Bienne.