I dati

Forte crescita del turismo in Svizzera, bene il Ticino

A novembre 2024 è stata registrata una progressione dei pernottamenti del 5,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: in Ticino si registra un +8,7%
©Chiara Zocchetti
Ats
16.01.2025 09:37

Turismo in forte crescita in Svizzera: in novembre è stata registrata una progressione dei pernottamenti del 5,8% rispetto al corrispondente periodo dell'anno prima. Si tratta del più forte incremento mensile del 2024, dopo un 2023 peraltro già da record.

Stando ai dati comunicati stamani dall'Ufficio federale di statistica (UST) sono state registrate 2,4 milioni di notti. La crescita è stata particolarmente dinamica in relazione agli ospiti indigeni (+8,0% a 1,2 milioni), ma ha interessato anche la domanda estera (+3,6% a 1,1 milioni).

A livello regionale spicca il balzo dei Grigioni (+22,6% a 132'100), in un mese che comunque - va ricordato - non è di primo piano per il cantone retico. Lo stesso discorso può essere fatto per il Ticino, che mette a referto una progressione superiore alla media nazionale (+8,7% a 102'800). Fra le realtà più importanti del settore incrementi importanti sono stati mostrati anche dalla regione di Lucerna (+10,1% a 236'800) e da quella di Berna (+8,8% a 286'300), mentre Zurigo (+2,4% a 544'300) avanza meno, ma su numeri elevati.

Per quanto riguarda i paesi di provenienza, a dominare il comparto estero è la Germania (185'400), davanti a Stati Uniti (141'100 notti), Francia (105'500), Italia (71'300), Regno Unito (68'800), Cina (36'700), Spagna (34'900), India (31'200), Paesi Bassi (24'200) e Austria (22'900).

Cumulando i dati dei primi undici mesi del 2024 i pernottamenti arrivano a 39,4 milioni, in incremento dell'1,9% su base annua. La crescita è stata trainata dagli stranieri (+4,1% a 20,1 milioni), mentre gli svizzeri fanno segnare una lieve flessione (-0,3% a 19,3 milioni). Il Ticino presenta un calo (-3,2% a 2,3 milioni), mentre i Grigioni superano lievemente la media (+2,1% a 4,9 milioni). La classifica dei paesi di provenienza di chi arriva da oltre confine vede al primo posto anche in questo caso la Germania (3,5 milioni), tallonata dagli Stati Uniti (3,2 milioni), mentre già più lontano è il Regno Unito (1,5 milioni), che è seguito da Francia (1,4 milioni) nonché da Italia (0,8 milioni), Cina (0,7 milioni) Paesi Bassi (pure 0,7 milioni) e India (0,6 milioni).