Svizzera

Galleria del San Gottardo, 3.000 tonnellate di roccia con arsenico nel lago di Uri

La roccia con la maggiore concentrazione proviene dal versante ticinese del tunnel – Secondo le autorità di Altdorf, non c'è alcun pericolo per l'uomo e l'ambiente
© CdT/archivio
Red. Online
18.12.2024 13:49

Prima le rivelazioni di Rundschau, trasmissione di informazione della SRF. Quindi, la conferma dei fatti, a Keystone-ATS, da parte di Alexander Imhof, direttore dell'Ufficio per l'ambiente del Canton Uri. L'anno scorso, 3 mila tonnellate di roccia con un'elevata concentrazione di arsenico – proveniente dallo scavo del tunnel stradale del San Gottardo – è stata riversata nel cosiddetto Lago di Uri, braccio meridionale del Lago dei Quattro Cantoni. Secondo Imhof, la roccia con la maggiore concentrazione di arsenico, una sostanza tossica naturalmente presente nella montagna, proviene dal versante ticinese del San Gottardo. Le autorità urane, in ogni caso, hanno precisato che non sussiste alcun pericolo per l'uomo e per l'ambiente.

Detto che l'arsenico è naturalmente presente nella montagna, l'Ufficio federale delle strade (USTRA) ha mostrato un certo stupore. Udo Oppliger, responsabile generale del progetto del secondo tunnel, ha dichiarato a Rundschau che la relazione geologica non indicava una presenza della sostanza. Oltre al danno, verrebbe da dire, la beffa: le 3 mila tonnellate di materiale contaminato, nel 2023, sono state scaricate nel Lago dei Quattro Cantoni nell'ambito di un progetto di rinaturalizzazione del bacino. Solo in un secondo momento, a materiale già scaricato, sono stati pubblicati i risultati delle analisi. Di qui l'interruzione, immediata, delle operazioni. Quanto alle 3 mila tonnellate di pietrame già collocate nel lago, sono state coperte con materiale inerte e, leggiamo, senza problemi per l'ambiente. È improbabile, insomma, che piante o animali siano stati danneggiati dall'arsenico, stando a Imhof. Una valutazione del rischio, in questo senso, ha mostrato che la roccia con elevato contenuto di arsenico può essere scaricata nel lago senza che i valori limite nell'acqua siano superati. Tuttavia, come detto, il Cantone ha deciso che nessun materiale proveniente dalle zone contaminate da arsenico verrà riversato nel lago.

L'idea di rinaturalizzare il Lago rispondeva, di per sé, a una necessità: dal momento che, per lungo tempo, è stata estratta ghiaia dal delta della Reuss, le zone originarie di acqua bassa sono scomparse. L'obiettivo, con le macerie dei lavori di scavo al San Gottardo, era ripristinarle e, di riflesso, promuovere la biodiversità. Un totale di 4,9 milioni di tonnellate di materiale di scavo, ha spiegato SRF, avrebbero dovuto essere scaricate nel bacino. Di queste, 3,5 milioni di tonnellate sarebbero dovute arrivare dal San Gottardo. Una situazione win-win, considerando che l'USTRA si sarebbe liberata del materiale di scarto a un prezzo vantaggioso.

L'arsenico, dicevamo, si trova naturalmente nella roccia. Il problema, al di là delle rassicurazioni delle autorità, è che le particelle di questa sostanza possono dissolversi nell'acqua. Non a caso, il Cantone ha subito fermato le operazioni di scarico nel Lago. Commissionando, parallelamente, una valutazione del rischio. In totale, fino a 400 mila tonnellate di detriti provenienti dal San Gottardo sono contaminate da arsenico. Imhof, ai microfoni di SRF, ha dichiarato che il Canton Uri non intende ricevere questi detriti e che gli stessi non devono essere scaricati nel Lago. Si tratterebbe, secondo l'analisi commissionata, di un’operazione «sproporzionata rispetto al danno potenziale e non ammissibile di autorizzazione». «Stiamo effettuando una rinaturazione, una rivitalizzazione» ha ribadito Imhof. L’obiettivo è creare «il minor impatto possibile» sulla natura. Guai, insomma, a riversare nel Lago dei Quattro Cantoni altro materiale contaminato. Il materiale contaminato, dunque, rimarrà in Ticino, come ha confermato l'USTRA a Rundschau. Verrà utilizzato per il previsto parco del San Gottardo ad Airolo, costruito su un'area di copertura dell'autostrada. Le autorità ticinesi, a detta dell'USTRA, sono d'accordo con questa soluzione anche se la consigliera nazionale dei Verdi Greta Gysin presenterà un'interpellanza in Parlamento, giovedì, in merito alla procedura.

Resta, a monte, un ultimo aspetto da chiarire: possibile che l'USTRA non si aspettasse di trovare arsenico nel San Gottardo? Peter Amacher, capo dell'Ufficio di mineralogia e geologia del Canton Uri, ha detto alla SRF che la presenza di questa sostanza è nota «da più di 50 anni, da quando è stato costruito il primo tunnel».