Svizzera

I Cantoni respingono il trasferimento dei compiti

La decisione è stata presa in seguito all'annuncio del programma di risparmio del Consiglio federale
©THOMAS HODEL
Ats
20.09.2024 15:18

Dopo l'annuncio del programma di risparmio del Consiglio federale, i cantoni hanno ribadito il loro rifiuto di qualsiasi trasferimento di compiti e affermano che esamineranno attentamente le misure presentate oggi.

La Conferenza dei Governi cantonali (CdC) ha riconosciuto che il Consiglio federale ha tenuto conto di alcune richieste avanzate dai cantoni nell'ambito del progetto di ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni, lanciato quest'estate con l'obiettivo di definire chiaramente le responsabilità e di aumentare l'efficienza. Ogni livello deve quindi essere in grado di adottare le misure di risparmio ritenute necessarie nei limiti delle proprie competenze. I cantoni ritengono però che il progetto contenga «diverse misure inadeguate» e che debba essere ancora modificato.

In molti ambiti di finanziamento congiunto, i cantoni sono vincolati a specifici livelli di prestazioni, sottolinea la CdC. Non possono quindi ridurre i loro bilanci nella stessa misura della Confederazione e devono addirittura coprire le carenze di finanziamento a breve termine.

Secondo il presidente della CdC, Markus Dieth, questi trasferimenti diretti di costi «non sono in alcun modo misure di risparmio e sono fermamente respinti dai governi cantonali». Se necessario, i cantoni dovrebbero poter operare riduzioni dei loro budget in linea con quelle della Confederazione.

«Allo stesso modo, le misure unilaterali di riduzione dei costi nei settori di competenza finanziati congiuntamente compromettono gli obiettivi e le strategie concordate tra Confederazione e Cantoni negli ultimi anni».

Le misure di riduzione dei costi a breve termine possono anche comportare spese supplementari a medio e lungo termine. I governi cantonali auspicano che il Consiglio federale esamini in dettaglio le implicazioni, con il coinvolgimento dei Cantoni, prima di avviare la consultazione sul pacchetto di misure, prevista per gennaio 2025.