I consumatori svizzeri contro Apple

BERNA - Nella Confederazione, dal primo gennaio 2013, la garanzia legale dei prodotti è passata a due anni: solo che iPhone e iPad sfuggono alla regola: alcuni venditori continuano ad applicare la "garanzia limitata di un anno" del fabbricante, denunciano oggi le associazioni dei consumatori della Svizzera italiana ACSI, la romanda FRC e la svizzerotedesca SKS. Le tre associazioni protestano con una lettera aperta, prendendo spunto dalle lamentele che sono giunte dal primo gennaio: clienti che hanno comperato prodotti Apple sono rimasti sorpresi nell'apprendere che erano coperti da una garanzia di solo un anno, quando media e organizzazioni di consumatori avevano annunciato da diverse settimane che dall'inizio del 2013 le cose sarebbero andate diversamente. L'ACSI spiega che è la garanzia legale del venditore che è passata a due anni, non quella del produttore: Apple, applicando la sua contestata "garanzia limitata di un anno", delega ai commercianti il compito di assumersi la differenza e le spese connesse. E mentre alcuni venditori stanno al gioco, altri hanno interpretato a loro vantaggio un articolo di legge "un po' ambiguo", scrive l'ACSI: "un venditore non ha il diritto di ridurre la durata della garanzia ma può semplicemente... sopprimerla". In questo caso si applica la garanzia del produttore e questa non è presa in considerazione dall'ultima revisione del codice delle obbligazioni. E così l'ACSI conclude: "Da numerose testimonianze risulta che Swisscom, Orange, Sunrise, microspot.ch, digitec.ch o Apple Store hanno scelto questa tattica. Peggio, non esitano a vendere delle estensioni di garanzia per un secondo anno che dovrebbe essere coperto automaticamente se fosse applicata la garanzia del venditore". C'è da dire che diverse aziende hanno reagito alla critica mossa dalle associazioni dei consumatori e dalla trasmissione della SRF Kassensturz e hanno già modificato le loro condizioni generali.