I Verdi sull'Iniziativa biodiversità: è stato «seminato terrore»
L'Unione svizzera dei contadini (USC) ha seminato paura con false dichiarazioni sull'iniziativa per la biodiversità. Lo ha dichiarato questo pomeriggio la presidente del gruppo parlamentare dei Verdi Aline Trede, dopo il «no» di popolo e cantoni oggi alle urne.
La consigliera nazionale bernese ora prende in parola il Consiglio federale, secondo il quale le misure attuali sono sufficienti a proteggere la biodiversità.
«È un fatto scientifico incontestabile che la biodiversità in Svizzera si trovi in uno stato allarmante», ha dichiarato Trede ai microfoni della televisione svizzera SRF. A suo avviso, chi si è battuto a favore dell'iniziativa non è stato in grado di spiegare a sufficienza l'importanza della biodiversità e quanto questa sia essenziale per la vita, ha ammesso.
Il settore energetico, insieme agli agricoltori, si era opposto con fermezza ala modifica costituzionale temendo che avrebbe limitato la produzione sostenibile energetica ed alimentare, nonché la gestione delle foreste e delle aree rurali per il turismo, aumentando i costi di costruzione.
Trede ha spiegato che i Verdi, in particolare, sono fortemente a favore della legge sull'elettricità. «La transizione energetica deve avvenire», ha detto, ed è anche realizzabile ancorando meglio per legge la protezione delle specie.
Rivolgendosi all'USC, Trede ha detto che essa deve affrontare il fatto scientificamente provato dell'estinzione delle specie. L'agricoltura deve prendere sul serio le esigenze della natura e rispettarle.
USDCR: «Grati alla popolazione»
Dal canto suo, la presidente dell'Unione svizzera delle donne contadine e rurali (USDCR), Anne Challandes, si è detta grata che la popolazione abbia riconosciuto come l'iniziativa sulla biodiversità avrebbe potuto avere un impatto negativo sulla produzione indigena, sia di cibo che di elettricità.
«Questo testo non riguardava solo la biodiversità, ma anche il patrimonio edilizio e la vita rurale», ha dichiarato Challandes ai microfoni della RTS. «Durante la campagna ho notato una mancanza di comprensione della realtà dell'agricoltura, che comporta la gestione di sfide costanti tra prescrizioni, tempo, natura, biodiversità, problemi, malattie e cambiamenti climatici», fa aggiunto.