Identità elettronica, Mass-Voll lancia il referendum
Molto probabilmente gli Svizzeri dovranno votare sulla legge che instaura l'identità elettronica (Id-e). Il movimento «no-vax» Mass-Voll ha infatti annunciato oggi di aver lanciato il referendum.
La sorveglianza e il controllo digitali sono sempre più diffusi, secondo Mass-Voll, che ricorda come il popolo abbia già detto stop a questa evoluzione respingendo l'Id-e nel 2021 col 64% dei voti. In totale disprezzo della volontà popolare, il Parlamento ora vuole riprovarci, ciò che è inaccettabile, secondo il movimento.
La raccolta delle firme incomincia già oggi, stando a quanto dichiarato a Keystone-ATS da Mass-Voll; il movimento ha tempo fino al 19 aprile per raccogliere le 50 mila firme necessarie.
La legge sull'Id-e, garantita dallo Stato e la cui introduzione è prevista per il 2026, è stata accolta dal Parlamento al termine della sessione invernale delle Camere federali.
In un prossimo futuro, chiunque sia in possesso di una carta d'identità o di un passaporto svizzero, o di un permesso di soggiorno per stranieri, potrà richiedere l'Id-e, sia online che presso l'ufficio passaporti. Il documento virtuale sarà gratuito e facoltativo e garantirà la massima protezione dei dati e la sicurezza.
Sarà possibile utilizzare l'Id-e ad esempio per richiedere un estratto del casellario giudiziario, una patente di guida o una prova di residenza. Ma sarà anche possibile utilizzarla nel mondo fisico tramite un'applicazione per smartphone, ad esempio per dimostrare la propria età al momento dell'acquisto di alcolici.
Tutti i contatti con la Confederazione che possono avvenire virtualmente utilizzando l'Id-e, continueranno a essere possibili anche fisicamente. Contemporaneamente, tutte le autorità in Svizzera saranno obbligate ad accettare l'Id-e come documento d'identità valido se accettano il principio della prova elettronica dell'identità. Infine, questi sistemi saranno conformi agli standard internazionali, in modo che l'Id-e possa essere utilizzata anche all'estero.