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Il Centro ringrazia: «Viola Amherd ha lavorato alla sicurezza della Svizzera»

Il PLR, dal canto suo, sottolinea che la priorità assoluta, ora, «è il riarmo del nostro esercito»
©PETER KLAUNZER
Red. Online
15.01.2025 15:05

Un grazie. Sentito. E sincero. Lo ha espresso il Centro, il partito di Viola Amherd, dopo l'annuncio delle dimissioni della consigliera federale. In una nota, il partito si è detto rammaricato per la decisione presa. Amherd, si legge, in qualità di «ministra» della Difesa si è sempre impegnata per gli interessi della Svizzera e dei suoi cittadini. E questo perché, prosegue il comunicato, il suo obiettivo è sempre stato quello di «costruire ponti», curare il dialogo e, ancora, trovare soluzioni ad ampio respiro (e sostegno). Il Centro ha pure sottolineato i modi di fare gentili e l'indole aperta, se non apertissima, di Amherd.

La consigliera federale, la cui uscita effettiva avverrà il prossimo 31 marzo, ha lavorato «con grande impegno» alla sicurezza del Paese. Quale responsabile del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) – scrive sempre il Centro – ha riconosciuto la necessità di modernizzare l'esercito per adeguarsi alla situazione creatasi in Europa. Da notare, fra le altre cose, l'acquisto di nuovi aerei da combattimento e di sistemi di contraerea. Amherd ha poi dovuto gestire le forze armate nella più grande mobilitazione dalla Seconda guerra mondiale a oggi: quella legata al sostegno delle autorità civili durante la pandemia di coronavirus.

L’attuale ministro della Difesa, sottolinea invece il PLR, «è riuscita a convincere la popolazione della necessità di acquistare nuovi aerei da combattimento». In qualità di ministro dello Sport, «la vallesana ha ottenuto numerosi successi, tra cui la candidatura della Svizzera a ospitare il Campionato europeo di calcio femminile, che si svolgerà proprio quest'anno nel nostro Paese». Così il presidente nazionale del PLR, Thierry Burkart: «A nome del PLR, desidero ringraziare la Consigliera federale Amherd per il suo impegno a favore della Svizzera. Auguriamo al suo successore al Dipartimento della Difesa di riuscire a ripristinare con urgenza la capacità di difesa del nostro Paese».

Il PLR, in questo senso, «esige da chi succederà a Viola Amherd alla guida del DDPS un riorientamento del Dipartimento sulla sua missione primaria». Data l'attuale situazione geopolitica, scrivono i liberali radicali, «la priorità assoluta è il riarmo del nostro esercito, che attualmente non è in grado di difendersi da solo. Il primo dovere di ogni ministro della Difesa è proteggere il proprio Paese: né più né meno. A tal fine, il PLR chiede già fin d’ora alla nuova guida del DDPS una chiara tabella di marcia per colmare le attuali lacune nella nostra capacità di difesa». Il seggio del Centro nel Consiglio federale, in ogni caso, non è contestato. «Il PLR aspetta quindi che il partito presenti una scelta di candidati per l’elezione suppletiva e li valuterà a tempo debito» la chiosa dei liberali radicali.

Il consigliere nazionale UDC Thomas Aeschi, a sua volta, ha insistito sulla difesa. Anche ai suoi occhi, infatti, chi succederà a Viola Amherd dovrà rimettere l'esercito in primo piano. Di più, secondo Aeschi la Svizzera deve tornare a una neutralità armata permanente. «Questo modo di fare ha salvato la Confederazione da grandi disgrazie negli ultimi 200 anni». Aeschi, capogruppo UDC, ha affermato di apprezzare molto Amherd a livello personale: si è sempre dimostrata una persona disponibile e pronta al dialogo. «Grazie alla consigliera federale Viola Amherd per l'impegno in governo, nonostante vi fossero posizioni politiche divergenti, come è normale che sia» ha scritto dal canto suo il collega UDC Nicolas Kolly. «Una vita dedicata alla causa pubblica merita il massimo rispetto».

I Verdi sono sorpresi dalle annunciate dimissioni di Viola Amherd, tre giorni dopo che l'UDC l'ha aspramente criticata. Il partito si rammarica delle dimissioni, anche se non condivide affatto le idee della consigliera federale sulla politica di sicurezza.

«Ringraziamo Viola Amherd per il suo grande lavoro, soprattutto come Presidente della Confederazione, e riconosciamo il suo impegno per l'uguaglianza, in particolare nell'ambito dello sport», ha dichiarato la presidente del gruppo parlamentare dei Verdi Aline Trede (BE) in un comunicato stampa. L'UDC deve ora far seguire i fatti alle dichiarazioni e assumersi la responsabilità del dipartimento della difesa, ha proseguito.

Il successore di Viola Amherd dovrà opporsi in Consiglio federale alla politica UDC/PLR di tagli alla politica climatica, alla parità di genere e al potere d'acquisto, afferma il PS dopo aver ringraziato la consigliera federale dimissionaria per il suo lavoro.

L'attuale maggioranza governativa UDC/PLR sta aggirando il popolo, come dimostrano i risultati delle votazioni sulla tredicesima AVS, sul diritto di locazione e sull'ampliamento delle autostrade, si legge in un post su Bluesky.

Viola Amherd, ottava donna in Consiglio federale, è stata spesso bersaglio di attacchi da destra. L'UDC l'ha criticata per distogliere l'attenzione dai suoi 20 anni di responsabilità nel DDPS che hanno contribuito in modo significativo a farne «un vero e proprio dipartimento di disastri, con una debacle degli armamenti dopo l'altra», afferma ancora il PS. Ci aspettiamo che il successore di Amherd faccia pulizia nel DDPS e metta fine allo spreco di denaro dei contribuenti, conclude il partito.

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