Svizzera

Il presidente israeliano Isaac Herzog è stato denunciato «per incitamento al genocidio»

Ne dà notizia Keystone-ATS specificando che il Ministero pubblico della Confederazione sta esaminando le accuse «secondo la procedura abituale»
©Markus Schreiber
Red. Online
22.01.2025 17:06

Contro il presidente israeliano Isaac Herzog, che si trova a Davos per il Forum economico mondiale (WEF), sono state depositate denunce al Ministero pubblico della Confederazione (MPC) per «incitamento al genocidio» nella Striscia di Gaza. L'MPC sta ora esaminando le accuse «secondo la procedura abituale».

Il Ministero pubblico ha confermato a Keystone-ATS di aver ricevuto più denunce, una delle quali depositata dall'ong Legal Action Against Genocide. L'MPC ha precisato di essere in contatto con il Dipartimento federale degli affari esteri (DFA) per chiarire la questione dell'immunità di Herzog.

A fine novembre la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della difesa, Yoav Gallant, per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Herzog è estraneo a queste accuse.

Al momento, le autorità elvetiche non hanno chiarito su quali parole pronunciate da Herzog si basi l’accusa di incitamento al genocidio. Ma il presidente israeliano era stato criticato per quanto affermato il 12 ottobre 2023, cinque giorni dopo il massacro perpetrato da Hamas, nel corso di una conferenza stampa internazionale: «La responsabilità è di un intero popolo. Questa retorica sui civili [palestinesi] non consapevoli, non coinvolti, non è assolutamente vera. Avrebbero potuto insorgere, avrebbero potuto combattere contro quel regime malvagio». Un'uscita, avevano accusato numerose organizzazioni per i diritti umani, «che incita alla punizione collettiva del popolo palestinese». La frase del presidente israeliano era poi stata inclusa alla lista di «Espressioni di intenti genocidi contro il popolo palestinese» nell'atto di accusa presentato nel dicembre 2023 dal Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia. Nel testo pubblicato il mese seguente – che definiva le accuse formulate da Pretoria come «plausibili» – i giudici della ICJ citavano fra le motivazioni anche l'uscita di Herzog.

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