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Si va verso l'approvazione del finanziamento uniforme delle cure, «no» all'ampliamento della rete autostradale – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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16:26
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Regazzi: «Preoccupato per gli interventi futuri, come il collegamento A2-A13»
Fabio Regazzi, consigliere agli Stati del Centro e copresidente del comitato a favore dell’ampliamento delle autostrade, è convinto che il fronte favorevole non sia riuscito a mobilitare (a differenza del fronte rosso-verde) i sostenitori, soprattutto nei cantoni non toccati dai progetti sui quali si votava (come il Ticino).
Ma è preoccupato per i futuri interventi, come il collegamento A2-A13 che dovrebbe essere in uno dei prossimi pacchetti ma «sarà messo verosimilmente in discussione».
16:19
16:19
Samantha Bourgoin: «Potenziare le autostrade significa aumentare il traffico»
Samantha Bourgoin, vicepresidente dei Verdi, è soddisfatta per la bocciatura della fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali: «Un facile sostegno alle autostrade dicendo che sono la soluzione non è più una risposta che la popolazione accetta. Al contrario, lo vediamo in Ticino, le persone non ci stanno. Sanno che allargare le autostrade comporterebbe un aumento del traffico parassitario anche nei centri e nelle periferie».
16:13
16:13
Adriano Venuti: «Vincono gli inquilini»
Il presidente dell'Associazione svizzera inquilini Adriano Venuti si esprime sul voto espresso oggi dalla popolazione sul Diritto di locazione.
Quando mancano ancora i risultati definitivi da Berna e da Zurigo, sulla sublocazione i «no» sono il 51.1%, sulla disdetta per bisogno personale il 53.37%.
16:08
16:08
Franco Denti: «Ora Governo e Parlamento mettano mano alla pianificazione sanitaria»
Franco Denti, presidente dell'Ordine dei medici del canton Ticino (OMCT) è soddisfatto per l'approvazione della modifica della LAMal sul finanziamento uniforme delle prestazioni: «Sono molto soddisfatto per i risultati, a livello ticinese e svizzero. Adesso iniziano i lavori. Questo signifca che da domani dobbiamo impegnarci tutti, in particolare il Consiglio di Stato e il Parlamento, a mettere mano alla pianificazione sanitaria che è sui banchi del Gran Consiglio. Perché, a nostro avviso, bisogna pensare ai premi di cassa malati già del 2026/2027. E con una pianificazione sanitaria che prevede una riduzione del 3-5% delle attività stazionarie in Ticino, si possono risparmiare 50 milioni di franchi»
16:04
16:04
Mancano solo Zurigo e Berna
Mancano i risultati definitivi di Zurigo e Berna.
Al momento, la modifica della LAMal sul finanziamento uniforme delle prestazioni è stata approvata dal 53.31% dei votanti (150.962 voti di scarto).
Bocciato, per contro, il potenziamento delle strade nazionali con il 52.15% di «no» (100.521 voti di scarto).
Per quanto riguarda la modifica del Codice delle obbligazioni (diritto di locazione):
sulla sublocazione i «no» sono attualmente il 51.1% (51.172 voti di scarto),
sulla disdetta per bisogno personale avanti i «no» con il 53.37%.
La partecipazione al voto, finora, si attesta attorno al 44%.
16:00
16:00
Ultima proiezione: 51% di contrari per la sublocazione
In base all'ultima proiezione dell'istituto gfs.bern per la SSR, la modifica del diritto locativo in materia di sublocazione sarebbe respinta nella misura del 51%. Mancano ancora i risultati di due cantoni che potrebbero risultare determinanti, Berna e Zurigo.
In Ticino e nei Grigioni l'approvazione è chiara: la proporzione di favorevoli è di rispettivamente il 54,31% e il 56,40%. Ancor più netto il risultato in Appenzello Interno (61,18%) e Svitto (60,50%).
In Romandia la modifica invece è stata respinta ovunque - Vallese escluso - con quote comprese tra il 53,63% di Friburgo e il 64,79% di Ginevra. Il testo è stato bocciato chiaramente anche a Basilea Città (61,46% di «no»), e più di misura a Soletta (51,09%) e Sciaffusa (50,60%).
15:32
15:32
Locazione, disdetta per bisogno bocciata soprattutto dai romandi
Gli svizzeri sembrano non voler alcuna modifica riguardo alla disdetta per bisogno personale nel diritto di locazione: secondo le ultime proiezioni dell'istituto demoscopico gfs.bern realizzate per conto della SSR la proposta di legge sarebbe ora respinta nella misura del 52%. Nonostante non vi siano ancora i risultati di tutti i cantoni, a bocciarla sono stati soprattutto quelli romandi.
La modifica al Codice delle obbligazioni riguardo alla disdetta per bisogno personale era scaturita da un'iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale ticinese Giovanni Merlini (PLR). Essa prevede che il proprietario di un'abitazione o di locali commerciali possa disdire un contratto di locazione, secondo i termini stabiliti dalla legge, per adibirli a uso proprio per un motivo «importante e attuale», e non «urgente» com'è finora. Il progetto non muta invece il diritto al risarcimento dell'inquilino da parte del locatore nel caso in cui la disdetta dovesse procurargli un danno finanziario.
In base ai risultati attuali, a bocciare la proposta, contro la quale aveva lanciato il referendum l'Associazione svizzera inquilini (ASI), sono soprattutto i cantoni romandi tra cui spiccano Neuchâtel (64,34% di no) e Vaud (60,47% di no). A fare eccezione è invece il Vallese dove hanno prevalso i «sì» nella misura del 54,35%.
Favorevoli alla modifica del Codice delle obbligazioni concernente la disdetta per bisogno personale si sono espressi anche Ticino e Grigioni, rispettivamente nella misura del 52,52% e del 54,97%. Tra gli altri cantoni, i «sì» hanno soprattutto prevalso ad Appenzello Interno (60,60%), Obvaldo (59,16%), Svitto (59,12%), Nidvaldo (57,18%) e Uri (56,70%).
15:18
15:18
L’Automobile Club Svizzero: «In pericolo una rete stradale nazionale efficiente e funzionale»
L’Automobile Club Svizzero (ACS) esprime grande delusione per il fatto che la maggioranza degli elettori svizzeri abbia respinto il «Decreto federale sulla fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali», dicendo di fatto «no» ai sei progetti pronti per la costruzione volti a eliminare i colli di bottiglia nelle agglomerazioni di Basilea, Berna, nella regione Ginevra-Losanna, Sciaffusa e San Gallo. «Ciò impedisce di garantire il mantenimento di una rete stradale nazionale efficiente e funzionale».
L’ACS ha sostenuto fin dall’inizio, già durante i preparativi per i dibattiti parlamentari, il pacchetto di investimenti 2023 proposto dal Consiglio federale come parte del Programma di Sviluppo Strategico (PROSTRA). Anche durante la campagna referendaria, in collaborazione con le sue 19 sezioni, ha svolto un ruolo attivo all’interno del comitato favorevole e si è impegnato su tutti i livelli per ottenere l’approvazione dei progetti di eliminazione dei colli di bottiglia pianificati dalla Confederazione. È quindi ancora più deluso dal fatto che il popolo svizzero non abbia riconosciuto l’importanza e la portata di questi interventi e li abbia respinti.
«Con la crescita della popolazione e dell'economia, anche il numero di utenti della strada continua ad aumentare. Per garantire il nostro benessere e un’economia funzionante, è fondamentale che la rete delle strade nazionali rimanga efficiente anche in futuro. Proprio per questo l’esito di questa votazione era di grande importanza. Tuttavia, il popolo svizzero ha purtroppo deciso di opporsi alla risoluzione degli attuali colli di bottiglia. La decisione assume un peso ancora maggiore se si considera che circa il 40% del traffico passeggeri e oltre il 70% del traffico merci si svolgono su appena il 3% della rete stradale, rappresentato dalle strade nazionali. Inoltre, la maggior parte degli automobilisti utilizza l'autostrada per spostamenti regionali, contribuendo così a ridurre il traffico di attraversamento nelle città e nelle agglomerazioni. Le conseguenze a lungo termine di questo "no" al voto per le località già sovraccariche si vedranno con il tempo».
15:16
15:16
Regazzi: «Le ore in colonna non diminuiranno»
Fabio Regazzi, consigliere agli Stati del Centro, ai microfoni della RSI: «Abbiamo avuto un problema a mobilitare il fronte a favore del progetto di potenziamento delle strade nazionali. Cosa che è riuscita, invece, al fronte rosso-verde. C'erano diversi Cantoni, tra i quali il Ticino, che non erano toccati da questi progetti e sicuramente era più difficile motivare le persone ad andare a votare. Le ore in colonna sono in continuo aumento e il problema non sono le strade ma l'aumento della popolazione. Però, una parte dei votanti ha pensato che non bisogna investire nell'ampliamento delle strade ma bisogna semmai ridurre l'immigrazione. Il problema rimane. Dal fronte rosso-verde abbiamo sentito parlare di "soluzioni più intelligenti" e li aspettiamo al varco».
14:58
14:58
Benjamin Roduit (Centro/VS): «È la riforma più importante della LAMal»
La riforma del finanziamento uniforme delle prestazioni è quella più importante dall'introduzione della legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal). È il parere del consigliere nazionale Benjamin Roduit (Centro/VS).
A suo avviso, permetterà di avere una visione più chiara dei finanziamenti e quindi di risparmiare. Per la prima volta, tutti i partner del settore sanitario hanno trovato un accordo su questo progetto, ha dichiarato il vallesano, membro del comitato favorevole, alla radio romanda RTS.
D'ora in poi sapremo chi paga cosa, per quali servizi e in quale momento della vita, mentre oggi nessuno è in grado di dirlo, ha evidenziato il deputato centrista, per cui questo era il motivo di tanti sprechi, doppioni e perdite.
Inoltre, la riforma pone le basi per un rafforzamento dell'assistenza, ha continuato Roduit. Questi ha precisato che non si tratta di una bacchetta magica, affermando però che «da qualche parte bisognava pur cominciare».
14:56
14:56
Alex Farinelli: «Mai detto che diminuiranno i premi, ma si utilizzerà meglio il sistema delle cure»
Per Mauro Poggia, consigliere agli Stati del Mouvement citoyens genevois, «l'approvazione della modifica della LAMal sul finanziamento uniforme delle prestazioni «Non tocca la lotta che bisogna fare per cercare di garantire un livello dei costi della salute accettabile». Così si è espresso ai microfoni della RSI. «Oggi è stata accettata una logica sulla ripartizione dei costi tra contribuenti e assicurati. C'è più chiarezza. Non vuol dire, però, che sarà la soluzione al problema. Quello che vuole la popolazione ora, è che i soldi versati per la cassa malati siano usati per coprire i costi delle cure, piuttosto che per pagare i costi amministrativi».
Alex Farinelli, consigliere nazionale ticinese del PLR, alla RSI commenta le parole del direttore del DSS Raffaele De Rosa: «Capisco che a livello cantonale ci possa essere frustrazione, perché ci si ritrova con una fattura importante. Il tema è difficile e complicato, anche complesso da affrontare con la popolazione. Ma ognuno deve fare la sua parte». Sicuramente, aggiunge, «ci si deve aspettare maggiore chiarezza. Oggi diverse forme di cure venivano finanziate in maniera diversa. La riforma cambierà il sistema. Si decide, come società, che in maniera uguale lo Stato andrà a finanziare queste prestazioni. Non si è mai detto che ci sarà una diminuzione generalizzata dei premi, ma si utilizzerà meglio il nostro sistema delle cure. E l'aumento dei costi sarà inferiore».
14:39
14:39
Finanziamento delle cure, VPOD/SSP: «Abbiamo perso, ma il dibattito è lanciato»
Malgrado la sconfitta, la campagna contro il finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie ha avuto il merito di aprire un dibattito sull'argomento. Lo pensa il presidente del Sindacato svizzero dei servizi pubblici (VPOD/SSP), che ha promosso il referendum contro la modifica legislativa approvata oggi alle urne, Christian Dandrès.
Secondo il consigliere nazionale ginevrino del PS, le questioni in gioco in questa riforma andavano oltre l'assistenza ospedaliera e ambulatoriale. Riguardavano ad esempio anche il potere delle casse malati e la diffusione della logica tecnocratica che esiste negli ospedali e nelle cure agli anziani: «Molte persone ci hanno ascoltato su questi punti», ha detto all'emittente romanda RTS.
«Siamo riusciti a piantare i semi che ci permetteranno di costruire», ha sottolineato Dandrès, avvertendo che le battaglie più importanti devono ancora arrivare. Bisogna tornare a una legge sull'assicurazione malattie «che mostri solidarietà tra sani e malati e tra ricchi e poveri», ha aggiunto il deputato a Berna.
In un comunicato stampa, il suo sindacato si è rammaricato che il popolo abbia accettato la riforma, considerandola un altro passo verso la privatizzazione e la liberalizzazione. Viene inoltre deplorato il fatto che per gli operatori sanitari ciò significherà inevitabilmente un ulteriore peggioramento della qualità del proprio lavoro e delle condizioni.
14:38
14:38
Potenziamento delle strade, Regazzi sorpreso dal «no» uscito dalle urne
Il copresidente del comitato a favore dell'ampliamento delle autostrade Fabio Regazzi (Centro/TI) è sorpreso dal «no» uscito dalle urne. Alcuni anni fa sarebbe stato facile vincere una votazione simile, ha affermato sulle onde di radio SFR evidenziando un «certo cambiamento» nella società e un problema di mobilitazione.
Le molte ore trascorse in colonna sono un problema per l'economia, ha detto Regazzi, che è anche presidente dell'Unione svizzera delle arti e dei mestieri (USAM). «Faccio fatica a capire perché questo non sia stato capito», ha aggiunto.
Per il ticinese è ancora troppo presto per formulare un'analisi definitiva. Una possibile ragione della sconfitta del «sì» è che il campo rosso-verde si è mobilitato meglio: «Abbiamo avuto difficoltà. Solo alcuni cantoni erano interessati. Negli altri non è stato così facile convincere le persone», ha detto Regazzi.
14:36
14:36
Finanziamento delle cure, per Curafutura «è un sì storico»
Quello alla riforma del finanziamento uniforme delle cure è un sì storico. Non usa giri di parole l'associazione degli assicuratori malattia Curafutura per commentare la votazione federale odierna, parlando di vittoria per l'intero sistema, per i pazienti e per chi paga i premi.
Per l'organizzazione, che riunisce CSS, Helsana e Sanitas, con il finanziamento standardizzato verrà ora attuata una riforma di ampia portata che migliorerà il sistema sanitario a lungo termine. La novità, scrive Curafutura, rafforzerà l'assistenza, renderà possibili notevoli risparmi mantenendo lo stesso livello di qualità delle cure e ridurrà sensibilmente l'onere legato ai premi.
14:34
14:34
De Rosa su finanziamento delle cure: «Il risultato ticinese non soddisfa»
«È un risultato che non soddisfa». È questo il primo commento rilasciato dal direttore del DSS Raffaele De Rosa ai microfoni della RSI. «Osserviamo per l'ennesima volta una spaccatura a livello nazionale e anche in Ticino, dove la vittoria dei "sì" è risicata. Le 2.616 schede bianche dei ticinesi devono fare riflettere molto, data l'esasperazione della popolazione per l'aumento dei premi di cassa malati».
Il consigliere di Stato non nasconde che la proposta in votazione «è estremamente complessa e non va a risolvere i problemi».
Il Ticino intende «vigilare sull'introduzione di questo nuovo sistema», anche se, ammette precisa De Rosa, «mancano le vere riforme per frenare la crescita fuori controllo della spesa».
14:30
14:30
Mancano solo 6 Cantoni
Lo spoglio procede velocemente in tutta la Svizzera. Mancano i risultati definitivi di Zurigo, Berna, Basilea Città, Sciaffusa, Turgovia e Ginevra.
Al momento, la modifica della LAMal sul finanziamento uniforme delle prestazioni è stata approvata dal 53.24% dei votanti (134.102 voti di scarto).
Meno netto lo scarto sul Decreto federale sulla Fase di potenziamento delle strade nazionali: in vantaggio è il «no» (51.44%), con 55.792 voti di scarto.
Per quanto riguarda la modifica del Codice delle obbligazioni (diritto di locazione)
Sulla sublocazione i «sì» sono attualmente il 50.08%.
Sulla disdetta per bisogno personale avanti i «no» con il 52.27%.
La partecipazione al voto, finora, si attesta attorno al 44%.
14:17
14:17
Locazione e disdetta per bisogno: 52% di «no» nelle ultime proiezioni
Si rafforza il «no» alla modifica riguardo alla disdetta per bisogno personale nel diritto di locazione: secondo le ultime proiezioni dell'istituto demoscopico gfs.bern realizzate per conto della SSR la proposta di legge sarebbe ora respinta nella misura del 52%.
Contro la proposta di legge aveva lanciato il referendum l'Associazione svizzera inquilini (ASI) che pur avendo meno risorse finanziarie a disposizione per la campagna di votazione, sembra sia riuscita, insieme ai partiti di sinistra, a convincere la maggioranza dei votanti con le sue argomentazioni.
La modifica al Codice delle obbligazioni riguardo alla disdetta per bisogno personale era scaturita da un'iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale ticinese Giovanni Merlini (PLR). Essa prevede che il proprietario di un'abitazione o di locali commerciali possa disdire un contratto di locazione, secondo i termini stabiliti dalla legge, per adibirli a uso proprio per un motivo «importante e attuale», e non «urgente» com'è finora. Il progetto non muta invece il diritto al risarcimento dell'inquilino da parte del locatore nel caso in cui la disdetta dovesse procurargli un danno finanziario.
Secondo i contrari l'uso personale è spesso utilizzato come scusa per rescindere i contratti di locazione degli inquilini e poi riaffittare gli alloggi a un prezzo più elevato alto. Con la nuova formulazione, secondo loro, gli affittuari sarebbero meno protetti contro le rescissioni straordinarie dovute all'uso personale del locatore.
Le norme previste sono state descritte nei sondaggi da molti referendari come inutili, in quanto già oggi esistono restrizioni sufficienti. Anche il Consiglio federale inizialmente riteneva che la proposta di legge non fosse necessaria, ma nella campagna di votazione ha dovuto rappresentare per legge la posizione del «sì» del Parlamento.
A battersi invece a favore della modifica in questione erano stati UDC, PLR e Centro oltre, per esempio, ai proprietari di case. A favore si era espresso anche il Partito dei verdi liberali (PVL). Secondo i sostenitori della proposta, le nuove disposizioni servirebbero a combattere gli abusi.
14:16
14:16
Unia sul finanziamento delle cure: «Conseguenze imprevedibili»
La riforma del finanziamento delle cure accolta oggi in votazione federale dal popolo porterà a conseguenze imprevedibili. È l'avvertimento lanciato da Unia, secondo cui sono necessarie misure urgenti per ridurre l'onere dei premi di cassa malati.
Nei prossimi anni, con l'invecchiamento della popolazione, il bisogno di assistenza a lungo termine aumenterà notevolmente, fa notare Unia in una presa di posizione. Ciò comporterà anche una crescita dei costi per le cure ambulatoriali e ospedaliere.
La riforma prevede un incremento della quota di finanziamento per le cure erogate nelle case anziani e domicilio a carico degli assicuratori. Ciò comporterà un maggior onere per chi paga i premi, dichiara il sindacato, stando al quale ora sono necessarie soluzioni a tutti i livelli per finanziare il sistema sanitario in modo socialmente sostenibile.
14:15
14:15
L'Unione sindacale svizzera sul finanziamento delle cure: «Pessima notizia»
Una pessima notizia per assicurati, pazienti e personale curante. Così l'Unione sindacale svizzera (USS) definisce il sì odierno scaturito dalle urne alla riforma per un finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie.
Il rischio è quello di un aumento dei premi di cassa malattia e di una maggiore pressione sulla qualità delle cure e sul personale, indica il sindacato nel proprio commento alla votazione di oggi. Durante la campagna, sostenitori del progetto e Consiglio federale hanno fatto promesse che non potranno essere mantenute, lamenta inoltre l'USS.
14:07
14:07
Sublocazione, modifica in bilico
In base alla seconda proiezione dell'istituto gfs.bern per la SSR, l'esito della votazione sulla modifica delle disposizioni in materia di sublocazione è ancora completamente aperto: i «sì» e i «no» raccolgono entrambi il 50% dei voti.
14:06
14:06
Potenziamento strade nazionali, si rafforza la tendenza al rifiuto
Si rafforza la tendenza al rifiuto del decreto sul potenziamento delle strade nazionali: in base alle ultimissime proiezioni dell'istituto demoscopico gfs.bern i «no» dovrebbero sempre raggiungere il 52%, ma il margine d'errore è sceso a ±2 punti percentuali (dal ±3 delle proiezioni precedenti).
14:05
14:05
LAMal, ospedali svizzeri soddisfatti
La votazione odierna, con cui gli svizzeri hanno dato il via libera alla riforma del finanziamento delle cure, crea le basi per un sistema sanitario orientato al futuro ed efficiente in termini di costi. Lo afferma l'associazione mantello degli ospedali H+.
Secondo l'organizzazione nazionale, soddisfatta per l'esito delle urne, questa riforma è fondamentale per portare avanti il passaggio verso un uso preponderante dei trattamenti ambulatoriali, richiesto dalla politica e sensato dal punto di vista medico. Questo perché la novità elimina i falsi incentivi esistenti al momento.
Il finanziamento standardizzato promuove la fornitura di servizi più economici e appropriati per la salute, oltre a coinvolgere i cantoni e le casse malati in tutti i settori dell'assistenza, prosegue in una presa di posizione H+. «In questo modo, la qualità può essere focalizzata come obiettivo comune per tutte le parti interessate», riassume l'associazione.
13:47
13:47
Risultati definitivi in Ticino
Ecco i risultati definitivi in Ticino. La partecipazione al voto è di poco inferiore al 41%.
Finanziamento uniforme delle prestazioni (LAMal)
Sì 50.52%
Potenziamento strade nazionali
No 55.97%
Diritto di locazione: sublocazione
Sì 54.31%
Diritto di locazione: disdetta per bisogno personale
Sì 52.52%
13:46
13:46
Finanziamento delle cure, per i Verdi «i premi saliranno lo stesso»
Senza contromisure, i premi di cassa malati continueranno ad aumentare malgrado la riforma sul finanziamento uniforme delle cure votata oggi dagli svizzeri. È quanto pensano i Verdi, che chiedono pertanto un cambiamento del sistema.
Il problema principale resta l'iniquità del finanziamento, che grava pesantemente sulla popolazione, scrive infatti il partito ecologista in una presa di posizione.
Stando ai Verdi, serve quindi una rivoluzione del sistema sanitario. Essa dovrebbe fondarsi su premi basati sul reddito e sul patrimonio personale.
13:45
13:45
Potenziamento strade nazionali, «successo storico» per i Verdi
Il «no» all'ampliamento delle autostrade è un successo storico per la politica dei trasporti. Lo sostiene il Partito ecologista che ritiene di essere riuscito a mobilitare la popolazione a sposare la sua visione del futuro per quel che concerne la politica dei trasporti, che non prevede la cementificazione, ma piuttosto una mobilità rispettosa del clima.
«Il nostro lavoro ha convinto i cittadini, che non si sono lasciati ingannare: si sono mobilitati contro una politica della mobilità del passato», ha sostenuto la presidente dei Verdi Lisa Mazzone, citata in un comunicato. Per la consigliera nazionale Delphine Klopfenstein Broggini (Verdi/GE) «i fondi devono ora essere utilizzati per sviluppare il trasporto pubblico, la mobilità attiva e il risanamento delle autostrade esistenti, in particolare per la protezione dal rumore».
13:44
13:44
Proiezioni: sublocazione accolta dal 51% dei votanti
In base alla prima proiezione di gfs.bern per conto della SSR, la modifica del diritto di locazione concernente la sublocazione viene accolta dal 51% di favorevoli. Il margine d'errore è però di tre punti percentuali.
Per il politologo Urs Bieri dell'istituto demoscopico gfs.bern la vittoria del «sì» non è ancora certa: a causa del grande divario tra città e campagna il risultato potrebbe ancora pendere a favore del «no». Il testo era in bilico negli ultimi sondaggi e i contrari sono aumentati continuamente.
In effetti, mentre a ottobre sia il sondaggio della SSR che quello di Tamedia/20 Minuten davano il «sì» per vincente, e nel primo caso anche abbastanza chiaramente (59%-33%), in base ai sondaggi di una decina di giorni fa le previsioni erano divise e ristrette. Il «sì» era ancora in vantaggio, ma solo per 50% a 47% secondo la SSR, mentre sarebbe stato respinto dal 51% contro il 46% stando a Tamedia, che in precedenza lo dava ancora vincente per 47% a 42%.
I fautori della riforma sostenevano che con gli attuali requisiti per il subaffitto spesso si verificano abusi. Per gli oppositori invece la modifica rappresentava un attacco alla protezione degli inquilini e una «norma sugli sfratti».
Mentre per il Ticino non ci sono ancora i dati definitivi, dalle urne grigionesi è uscito un «sì» con una proporzione del 57,30%.
13:32
13:32
In Ticino scrutinati 104 Comuni (su 106)
In Ticino, sono attualmente 104 i Comuni scrutinati. Mancano solo Lugano e Bellinzona.
Finanziamento uniforme delle prestazioni (LAMal)
Sì 50.56%
Potenziamento strade nazionali
No 56.19%
Diritto di locazione: sublocazione
Sì 54.35%
Diritto di locazione: disdetta per bisogno personale
Sì 53.13%
13:30
13:30
Finanziamento delle cure, soddisfazione per la Conferenza dei direttori cantonali della sanità
C'è soddisfazione in seno alla Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) dopo il voto odierno a sostegno della riforma per un finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie. Tuttavia, questa novità non sarà la pillola magica in grado di risolvere tutti i problemi del sistema, sottolinea l'organo.
Tutte le parti interessate si sono avvicinate negli ultimi anni e hanno dimostrato che le riforme in questo settore sono possibili, scrive la CDS. A suo giudizio, gli svizzeri beneficeranno del cambiamento in due modi: da un lato in veste di pazienti, dall'altro in quella di pagatori di premi.
Come pazienti, si apre la strada a un maggior numero di trattamenti ambulatoriali e a una riduzione dei ricoveri ospedalieri non necessari. Come pagatori di premi, gli assicurati ne trarranno vantaggio perché i cantoni cofinanzieranno in futuro anche le cure ambulatoriali, frenando così l'aumento delle fatture, si dice convinta la CDS.
Per l'organo, quello odierno è un segnale importante per chi si impegna per un sistema sanitario sostenibile e accessibile. La riforma non risolve però tutti i problemi, bensì «pone le basi per ulteriori passi avanti» in questo ambito.
13:29
13:29
Ampliamento delle strade, «il no sarebbe uno schiaffo a coloro che producono valore aggiunto»
«Uno schiaffo a coloro che producono valore aggiunto in Svizzera». Così il consigliere nazionale Benjamin Giezendanner (UDC/AG) commenta il probabile «no» all'ampliamento della rete autostradale.
In un'intervista alla televisione svizzero-tedesca SRF, l'argoviese ha detto che il risultato del voto è anche un segnale contro l'eccessiva immigrazione. A suo dire, la decisione non è invece un voto a favore della protezione del clima: il passaggio alla mobilità elettrica non risolverà infatti il problema delle colonne.
13:28
13:28
Risultati definitivi in 8 Cantoni
Risultati definitivi in 8 Cantoni, che confermano le proiezioni iniziali.
Lucerna, Uri, Svitto, Nidvaldo, Glarona, Grigioni e Argovia sono concordi sul «sì» alla modifica della legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) per il finanziamento uniforme delle prestazioni. «No», per ora, solo a Friburgo (56.57%).
Più incertezza per il Decreto federale sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali: «no» a Lucerna (53.37%), Uri (51.85%), Glarona (53.19%), Friburgo (56.28%) e nei Grigioni (57.3%); «sì» a Svitto (59.17%), Nidvaldo (51.17%) e Argovia (54.26%).
Per quanto riguarda la modifica del Codice delle obbligazioni (diritto di locazione)
Sulla sublocazione Lucerna, Uri, Svitto, Nidvaldo, Glarona, Grigioni e Argovia sono concordi sul «sì». «No» a Friburgo (53.63%).
Sulla disdetta per bisogno personale Uri, Svitto, Nidvaldo, Glarona, Grigioni e Argovia sono concordi sul «sì». «No» a Lucerna (51.36%) e Friburgo (58.84%).
La partecipazione al voto, finora, si attesta attorno al 44%.
13:15
13:15
In Ticino scrutinati 100 Comuni (su 106)
In Ticino, sono attualmente 100 i Comuni scrutinati.
Finanziamento uniforme delle prestazioni (LAMal)
Sì 50.51%
Potenziamento strade nazionali
No 56.33%
Diritto di locazione: sublocazione
Sì 54.15%
Diritto di locazione: disdetta per bisogno personale
Sì 52.9%
13:13
13:13
Potenziamento delle strade nazionali, «sorpresa positiva» in casa socialista
Dopo la pubblicazione delle prime proiezioni secondo le quali il decreto sull'ampliamento delle strade nazionale verrà rifiutato, la copresidente del PS Mattea Meyer si dice fiduciosa. In un'intervista alla televisione svizzero-tedesca SRF ha detto che il probabile «no» è una «grande e positiva sorpresa».
Meyer ha affermato di interpretare il risultato come un voto a favore di una maggiore protezione del clima. La gente vuole una mobilità diversa, non sempre più traffico e colonne, ha aggiunto.
13:11
13:11
Ampliamento delle autostrade, soddisfazione in casa ATA
Si profilava un testa a testa sul progetto di ampliamento delle autostrade. È così è stato.
Nel quartier generale dell'alleanza «Stop alla follia autostradale», che ha lanciato il referendum, si è già iniziato a festeggiare il 52% di «no» delle prime proiezioni.
David Raedler, co-presidente dell’Associazione traffico e ambiente (ATA), ai microfoni della RSI: «Quando abbiamo lanciato il referendum, ci credevamo. Ora sembra che le proiezioni ci diano ragione. Anche in Ticino il "no" è in vantaggio, a dimostrazione che le nostre motivazioni erano sensate. I nostri argomenti hanno fatto breccia. Questo rappresenta un messaggio al Governo e al Parlamento, e cioè che serve un altro tipo di mobilità e che il trasporto pubblico va potenziato».
12:52
12:52
In Ticino scrutinati 90 Comuni (su 106)
In Ticino, sono attualmente 90 i Comuni scrutinati.
Finanziamento uniforme delle prestazioni (LAMal)
Sì 50.52%
Potenziamento strade nazionali
No 55.67%
Diritto di locazione: sublocazione
Sì 54.13%
Diritto di locazione: disdetta per bisogno personale
Sì 52.94%
12:46
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Proiezioni: modifica sulla disdetta per bisogno personale rifiutata
Si profila un «no» alla Modifica del diritto di locazione concernente la disdetta per bisogno personale: secondo le prime proiezioni dell'istituto demoscopico gfs.bern realizzate per conto della SSR sarebbe respinta nella misura del 51%.
Tale modifica al Codice delle obbligazioni, scaturita da un'iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale ticinese Giovanni Merlini (PLR), prevede che il proprietario di un'abitazione o di locali commerciali possa disdire un contratto di locazione, secondo i termini stabiliti dalla legge, per adibirli a uso proprio per un motivo «importante e attuale», e non «urgente» com'era finora.
Il progetto non muta invece il diritto al risarcimento dell'inquilino da parte del locatore nel caso in cui la disdetta dovesse procurargli un danno finanziario.
12:44
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Proiezioni: modifica sulla sublocazione accolta
Il popolo svizzero si esprime oggi, tra l'altro, su due modifiche del Codice dello obbligazioni, di cui una riguarda la sublocazione. In base alla prima tendenza dell'istituto demoscopico gfs.bern per conto della SSR, la riforma dovrebbe passare (51% di «sì»).
La tendenza all'approvazione giunge un po' a sorpresa: mentre a ottobre sia il sondaggio della SSR che quello di Tamedia/20 Minuten davano il «sì» per vincente, e nel primo caso anche abbastanza chiaramente (59%-33%), in base ai sondaggi di una decina di giorni fa le previsioni erano divise e ristrette. Il «sì» era ancora in vantaggio, ma solo per 50% a 47% secondo la SSR, mentre sarebbe stato respinto dal 51% contro il 46% stando a Tamedia, che in precedenza lo dava ancora vincente per 47% a 42%.
La modifica, contro cui era stato lanciato un referendum, prevede un inasprimento delle norme come una richiesta scritta di chi vuole subaffittare al locatore e il consenso scritto di quest'ultimo. Questi può pure rifiutare una sublocazione, in particolare se ha una durata di oltre due anni.
12:42
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Proiezioni: rifiutato il decreto sull'ampliamento delle autostrade
In base alle proiezioni dell'istituto demoscopico gfs.bern, realizzate per conto della SSR, il decreto sull'ampliamento delle autostrade verrà rifiutato con il 52% di «no». Il margine d'errore è di 3 punti percentuali.
Il Decreto federale sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali prevede l'ampliamento di sei tratte autostradali per complessivi 4,9 miliardi di franchi (prezzi 2020 senza IVA). Tra questi progetti figura il passaggio a otto corsie - quattro per direzione di marcia - della A1 tra Berna-Wankdorf e Schönbühl (BE) e a sei corsie tra Schönbühl e Kirchberg (BE).
Sull'A1 è previsto il passaggio a sei corsie anche tra Le Vengeron (GE) e Nyon (VD). Gli altri progetti concernono la costruzione della terza canna del tunnel Rosenberg sulla A1 a San Gallo e la costruzione di un secondo tubo per la galleria Fäsenstaub di Sciaffusa, sulla A4. Il decreto prevede infine la costruzione di una nuova autostrada sotto il Reno a Basilea.
Contro tale decreto l'alleanza «Stop alla follia autostradale» - con alla sua testa l'Associazione traffico e ambiente (ATA) e Straffico - ha lanciato il referendum. Queste organizzazioni hanno potuto contare sull'appoggio di 29 fra organizzazioni, associazioni e partiti, fra i quali i Verdi, il PS e i Verdi liberali.
Dal loro punto di vista il progetto di ampliamento delle autostrade non solo è sovradimensionato, ma anche superato dal punto di vista della politica dei trasporti e dannoso per la qualità di vita della popolazione.
Per il consigliere federale Albert Rösti, invece, la necessità di intervenire puntualmente su alcuni punti nevralgici della rete è incontestabile. Lo scopo è eliminare i colli di bottiglia e i conseguenti ingorghi, limitando in questo modo anche il traffico di aggiramento che soffoca quartieri e località. Per il ministro dei trasporti, a causa dell'aumento della popolazione, e quindi del traffico, le autostrade, costruite negli anni '60, non soddisfano più le esigenze attuali di mobilità e dell'economia.
12:40
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Proiezioni: gli svizzeri hanno accettato la riforma sanitaria
Gli svizzeri hanno accettato oggi alle urne la riforma per un finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie. È quanto indica una proiezione diffusa dall'istituto demoscopico gfs.bern per conto della SSR, stando alla quale la relativa modifica della legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal) è stata approvata con il 54% di sì.
Attualmente, le prestazioni coperte dall'assicurazione obbligatoria sono finanziate in modo diverso. Le cure ambulatoriali sono interamente a carico delle casse malati (e quindi di chi versa i premi), mentre per quelle stazionarie gli assicuratori contribuiscono al massimo nella misura del 45%, contro il 55% minimo pagato dai cantoni (tramite il gettito fiscale). Le cure nelle case anziani e nell'assistenza a domicilio ricadono invece al 54% sulle compagnie e al 46% sui cantoni.
Con la modifica della LAMal che introduce la riforma - nota anche con la sigla di EFAS - tali differenze spariranno, per lasciar spazio a una chiave di ripartizione unica. In ogni caso infatti, che si tratti di una visita medica, di un ricovero ospedaliero o di qualsiasi altro servizio, i cantoni assicureranno almeno il 26,9% delle spese e le casse malati al massimo il 73,1%. L'obiettivo è eliminare i falsi incentivi, favorire le cure ambulatoriali, evitare i ricoveri inutili e ridurre i costi.
A livello regionale, in Ticino, dopo lo spoglio di 81 comuni su 106, l'oggetto incassa un sostegno pari al 50,6%. Nei Grigioni, dove le operazioni di conteggio sono finite in 99 municipi su 101, la percentuale di favorevoli si attesta al 60,3%.
12:39
12:39
In Ticino scrutinati 71 Comuni (su 106)
In Ticino, sono attualmente 71 i Comuni scrutinati.
Finanziamento uniforme delle prestazioni (LAMal)
Sì 50.72%
Potenziamento strade nazionali
No 55.83%
Diritto di locazione: sublocazione
Sì 54.48%
Diritto di locazione: disdetta per bisogno personale
Sì (53.29%)
12:22
12:22
Sublocazione, si va verso il «sì»
Il popolo svizzero si esprime oggi, tra l'altro, su due modifiche del Codice dello obbligazioni, di cui una riguarda la sublocazione. In base alla prima tendenza dell'istituto demoscopico gfs.bern per conto della SSR, la riforma dovrebbe passare.
12:17
12:17
Disdetta per bisogno personale, c'è incertezza
Non è ancora chiaro se gli svizzeri aventi diritto di voto abbiano accettato o respinto la Modifica del diritto di locazione concernente la disdetta per bisogno personale: l'istituto demoscopico gfs.bern incaricato dalla SSR non era in grado di fornire una tendenza a mezzogiorno.
12:09
12:09
Che cosa cambia con la modifica della LAMal
Va verso l'accettazione la riforma per un finanziamento uniforme delle prestazioni sanitarie. Secondo la tendenza divulgata poco fa dall'istituto demoscopico gfs.bern per conto della SSR, gli svizzeri durante la votazione odierna hanno approvato la relativa modifica della legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal).
Attualmente, le prestazioni coperte dall'assicurazione obbligatoria sono finanziate in modo diverso. Le cure ambulatoriali sono interamente a carico delle casse malati (e quindi di chi versa i premi), mentre per quelle stazionarie gli assicuratori contribuiscono al massimo nella misura del 45%, contro il 55% minimo pagato dai cantoni (tramite il gettito fiscale). Le cure nelle case anziani e nell'assistenza a domicilio ricadono invece al 54% sulle compagnie e al 46% sui cantoni.
Con la modifica della LAMal che introduce la riforma - nota anche con la sigla di EFAS - tali differenze spariranno, per lasciar spazio a una chiave di ripartizione unica. In ogni caso infatti, che si tratti di una visita medica, di un ricovero ospedaliero o di qualsiasi altro servizio, i cantoni assicureranno almeno il 26,9% delle spese e le casse malati al massimo il 73,1%. L'obiettivo è eliminare i falsi incentivi, favorire le cure ambulatoriali, evitare i ricoveri inutili e ridurre i costi.
12:04
12:04
Prime proiezioni: EFAS verso il «sì», incertezza sull'ampliamento delle autostrade
La prima tendenza elaborata dall’istituto gfs.bern per conto della SSR indica che si va verso un sì alle modifiche della Legge sull’assicurazione malattia per l’introduzione del finanziamento uniforme delle cure e al diritto di locazione per quanto riguarda la disdetta per l’uso proprio.
C'è incertezza per quel che concerne il decreto di ampliamento delle strade nazionali: l'istituto demoscopico gfs.bern non è per il momento in grado di fornire una previsione. In base ai risultati parziali disponibili finora, il «no» è davanti a Ginevra, dopo lo spoglio del voto per corrispondenza, con il 56,4%. Nei Grigioni dopo lo scrutinio di 89 comuni su 101 il «no» è davanti con il 56,3% dei voti. «No» anche a Zurigo, dove secondo le proiezioni i contrarti ottengono il 50,9% dei voti.
11:59
11:59
Urne chiuse: al via lo spoglio delle schede
Les jeux sont faits: alle 12.00 hanno chiuso le urne. Parte ora il conteggio delle schede.
Ricordiamo che la popolazione svizzera era chiamata a esprimersi su quattro oggetti federali: il Decreto federale sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali, due modifiche al Codice delle obbligazioni riguardanti il Diritto di locazione (sublocazione e disdetta per bisogno personale) e il finanziamento uniforme delle prestazioni stazionarie e ambulatoriali (EFAS).