Incidente nel canton Berna: il ticinese ai comandi è console onorario del Belgio
![](https://naxos-cdn01.gruppocdt.ch/cdt/stories/2025/02/07/1920x1080/06a47331-07d6-431f-85a8-1b3119622ab3.jpeg)
C'era, come detto, un imprenditore ticinese ai comandi del Socata TBM-700C partito ieri da Locarno e protagonista di un incidente a Leuzigen, nel canton Berna, durante l'avvicinamento all'aeroporto di Grenchen, nel canton Soletta. La notizia, inizialmente riportata dal Blick grazie alla testimonianza di un lettore, è stata poi confermata dalla Polizia cantonale bernese, la quale ha fatto sapere in un comunicato che i tre occupanti dell'aereo – due donne e un uomo – hanno riportato ferite e sono stati trasportati in ospedale da due squadre di ambulanze e da un elicottero della Rega.
Secondo nostre informazioni, alla guida dell'aereo si trovavano il proprietario, un ticinese, e la moglie, entrambi esperti piloti. Insieme a loro la figlia. I tre hanno riportato varie fratture ma, coscienti, hanno già potuto parlare con le autorità. Le ferite sono state giudicate serie, secondo quanto appreso dal Corriere del Ticino. Nel frattempo, l'Ufficio degli Affari Esteri belga ha confermato al portale 20 Minuten che il pilota è console onorario del Belgio in Svizzera.
La Polizia cantonale di Berna, venendo alle cause dell'incidente, ha aperto un'indagine in coordinamento con il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) e sotto la direzione del Ministero pubblico della Confederazione. Da noi contattata, ieri la torre di controllo di Grenchen ha preferito non confermare quanto riportato dalla RSI, secondo cui – dopo i normali scambi radio in fase di avvicinamento – lo scalo non avrebbe più ricevuto comunicazioni dall'aereo prima dell'incidente.
Le condizioni di visibilità – c'era nebbia al momento dell'incidente – non erano ottimali. Da noi contattato, un esperto del settore ha ipotizzato che il problema si sia dunque verificato nella fase di avvicinamento strumentale, poco prima dell'atterraggio. Gli ultimi dati registrati da Flightradar24 prima dell'incidente mostrano che alle 11.19 l'aereo si trovava a un'altezza di circa 3.500 piedi (1.067 m) e procedeva a una velocità di 181 nodi, circa 335 km/h. Una velocità sostenuta per quella fase di volo. Le foto scattate sul luogo dell'incidente, ha aggiunto l'esperto, suggeriscono un atterraggio d'emergenza con planata controllata fino a terra: le cose sarebbero andate diversamente in caso di schianto vero e proprio.