«La cassa malati deve essere obbligatoria anche per i detenuti in Svizzera»

Un terzo dei detenuti in Svizzera, essendo domiciliati all'estero, non hanno l'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). Allo scopo di garantire una parità di trattamento medico, il Consiglio federale vuole ora introdurre anche per loro questo vincolo e ha dunque avviato la consultazione concernente la modifica della legge sull'assicurazione malattie (LAMal).
Secondo la Statistica della privazione della libertà (FHE) dell'Ufficio federale di statistica (UST) del 2021, si stima che circa 2000 persone in carcere non abbiano l'AOMS. Con la modifica della LAMal proposta, in futuro tutte le persone detenute non domiciliate nella Confederazione saranno invece assicurate, scrive il governo in una nota.
Un altro vantaggio sarà che i costi sanitari per i Cantoni potranno essere calcolati meglio. Il premio sarà sostenuto dalla persona stessa e le autorità potranno eventualmente applicarne una riduzione.
Essi potranno anche assicurare i detenuti mediante contratti quadro e a tal fine potranno concordare con le casse malati forme particolari accessibili a queste persone. Il progetto in consultazione, fase che si concluderà il prossimo 7 marzo, prevede che i Cantoni abbiano la possibilità di limitare la scelta dell'assicuratore e del modello per tutti i carcerati, a prescindere dal loro domicilio.
L'esecuzione delle pene e delle misure compete ai Cantoni, ricorda il governo. Finora i costi sanitari delle persone detenute sono stati sostenuti da questi e finanziati mediante le imposte cantonali. Il finanziamento dell'assistenza medica nei penitenziari non è quindi disciplinato in modo uniforme su tutto il territorio.