Svizzera

La RTS taglierà 55 posti di lavoro entro il 2025

Tra questi, si prevedono meno di 30 licenziamenti veri e propri – Si tratta di una misura di risparmio che consentirà all'azienda di risparmiare 10 milioni di franchi
© KEYSTONE/Laurent Gillieron
Red. Online
12.09.2024 11:50

Brutte notizie per il settore dei media. Come si legge su Le Temps, la RTS, nell'ambito di una strategia di riduzione dei costi, sopprimerà l'equivalente di 55 posti di lavoro a tempo pieno entro il 2025. Una decisione, questa, che consentirà all'azienda di risparmiare 10 milioni di franchi su un budget totale di 379 milioni di franchi. 

L'annuncio è arrivato questa mattina, nel corso di un'assemblea. Nello specifico, secondo la presentazione fatta dall'azienda ai suoi dipendenti, i licenziamenti veri e propri interesseranno meno di 30 persone (l'azienda conta in totale 1.550 dipendenti). La decisione, come detto, è stata presa come misura di risparmio di fronte al continuo aumento dei prezzi e alle entrate commerciali in ribasso.

«Faremo tutto per limitare l'impatto sul personale e cercheremo di sfruttare il più possibile le fluttuazioni naturali», ha dichiarato in un comunicato il direttore della RTS Pascal Crittin. 

Secondo quanto viene annunciato, il sindacato ha accettato la proposta della direzione di avviare una consultazione con il personale sul piano di risparmi. Fra le misure studiate per le economie, si trova la semplificazione e l'ottimizzazione della produzione, la razionalizzazione dei palinsesti estivi delle radio e l'eliminazione di alcuni programmi sportivi (ad esempio prima o dopo gli eventi) e di programmi non prioritari.

Una consultazione volontaria, si legge ancora su Le Temps, verrà aperta da domani, venerdì 13 settembre, mentre la decisione finale sarà presa il 15 ottobre. RTS, tuttavia, ha deciso di adottare un approccio in due fasi. Il primo, come sottolineato oggi, è finalizzato al breve termine e comprende la riduzione dei costi operativi apportando modifiche limitate all'offerta di servizi nel 2025. A tutto ciò seguirà da una riduzione più marcata nel 2026. 

A seguire, a partire dal 2027, bisognerà «far fronte all'abbassamento progressivo del canone proposto dal Consiglio federale». Futuri risparmi, spiega quindi la RTS, verranno però annunciati a tempo debito.