L'analisi

L'aumento dei furti di veicoli nei cantoni di confine come il Ticino

Secondo le ultime statistiche nel 2023 è stato registrato un netto incremento rispetto all'anno precedente, evidenziando una tendenza che alimenta la percezione di insicurezza e riflette l'espansione della microcriminalità
Matteo Galasso
02.12.2024 14:00

I furti di veicoli continuano a destare allarme in Svizzera, con un incremento significativo nei cantoni di confine come Ticino e Ginevra. Secondo le ultime statistiche delle rispettive polizie cantonali, nel 2023 è stato registrato un netto incremento rispetto all'anno precedente, evidenziando una tendenza che alimenta la percezione di insicurezza e riflette l'espansione della microcriminalità, soprattutto nelle aree urbane.

Un fenomeno che si manifesta con modalità diverse: a Ginevra, ad esempio, bande criminali provenienti dalla vicina Francia sono responsabili di numerosi furti, spesso di motocicli, destinati a essere trasportati oltreconfine. Il 19 novembre scorso, la Tribune de Genève ha riportato il caso di due malviventi originari di Lione, condannati, con pena detentiva sospesa, per una serie sistematica di furti di motoveicoli compiuti nel 2023 a Ginevra e poi rivenduti in Francia. Arrestati a giugno mentre trasportavano motocicli in un furgone rubato, i due si sono rivelati responsabili di almeno una decina di furti documentati. Questo episodio ha evidenziato il modus operandi delle reti criminali transfrontaliere, che esportano i veicoli rubati, rendendo complesso il recupero e ostacolando le indagini delle forze dell'ordine.

Le aree urbane densamente popolate e le periferie si confermano terreni fertili per i ladri, che approfittano delle difficoltà delle autorità nel controllare capillarmente il territorio. Nel Canton Ginevra, l'Ufficio federale di statistica (UST) ha registrato 6.058 furti di veicoli nel 2023, in crescita del 15% rispetto ai 5.271 casi dell'anno precedente. Secondo i dati della Statistica criminale di polizia (SCP), i mezzi più colpiti sono i ciclomotori elettrici, con 2.516 furti (+22%), seguiti da moto, con 1.508 casi (+25%), e biciclette, con 1.728 furti ( +1%), spesso sottratte anche in pieno giorno senza destare sospetti. Malgrado l'alto numero di reati, il «tasso di chiarimento», ovvero la percentuale di mezzi recuperati, è sceso dal 5,7% del 2022 al 5,1% del 2023, sottolineando le difficoltà operative delle forze dell'ordine nel contrastare un fenomeno sempre più collegato a reti criminali transfrontaliere.

Lo stesso Ticino, pur con numeri inferiori rispetto a Ginevra, ha registrato un incremento allarmante dei furti: da 635 casi del 2022 a 1.146 nel 2023, con un aumento dell'80%. Sebbene il totale dei veicoli rubati rappresenti solo un sesto rispetto a quelli di Ginevra, il rapporto tra popolazione e reati mostra un quadro preoccupante, considerando che il Ticino conta circa 350.000 abitanti contro i 500.000 di Ginevra. I ciclomotori elettrici, con 420 furti (+89%), e le biciclette, con 453 casi (+72%), risultano tra le categorie più bersagliate, mentre i furti di automobili, pur numericamente più bassi, hanno registrato un incremento del 67 %. Il tasso di recupero nel Canton Ticino, pari al 9,2%, è certo leggermente migliore di quello ginevrino, ma rimane insufficiente rispetto alla rapida diffusione del fenomeno.

Un'analisi comparata tra i due cantoni rivela similitudini nelle categorie di veicoli più colpiti. A Ginevra, la vicinanza alla Francia e la facilità di trasporto oltreconfine agevolano le attività delle reti criminali, che si concentrano su motocicli e biciclette, mezzi largamente utilizzati nei contesti urbani. Anche in Ticino, dove l'aumento percentuale è più marcato, i furti si concentrano su veicoli leggeri come biciclette e ciclomotori, a cui si aggiunge una forte crescita dei furti di monopattini elettrici, raddoppiati in un anno a fronte della crescente popolarità di questi mezzi. Le cause di tali incrementi sono molteplici: a Ginevra, la criminalità transfrontaliera sfrutta le vulnerabilità urbane, mentre in Ticino l'aumento sembra legato a una minore sorveglianza nelle aree periferiche e alla diffusione di veicoli elettrici e leggeri.

L’emergenza furti evidenzia nel complesso la necessità per le autorità di incrementare i livelli di sorveglianza, intensificare la collaborazione transfrontaliera e adottare tecnologie di sorveglianza più avanzate. Dall’altro lato è necessario sensibilizzare i cittadini sull’importanza di misure preventive. Con oltre 7.000 furti registrati nei soli due cantoni nel 2023, è evidente che, anche in un Paese tradizionalmente percepito come sicuro, restare vigili è più che mai necessario.

In questo articolo: