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«L'effettiva uguaglianza delle persone con disabilità deve essere sancita dalla Costituzione»

È l'opinione della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N), che di misura ha adottato una mozione che chiede al Consiglio federale di modificare la Carta fondamentale, affinché i diritti politici in materia federale siano accessibili a tutti i cittadini svizzeri che hanno compiuto 18 anni
© Keystone/Peter Klaunzer
Ats
25.10.2024 17:01

L'effettiva uguaglianza delle persone con disabilità deve essere sancita dalla Costituzione. È l'opinione della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N), che di misura ha adottato una mozione che chiede al Consiglio federale di modificare la Carta fondamentale, affinché i diritti politici in materia federale siano accessibili a tutti i cittadini svizzeri che hanno compiuto 18 anni.

La mozione di commissione "Diritti politici per le persone con disabilità" è stata accolta con 12 voti favorevoli, 12 contrari e un'astensione, grazie al voto decisivo della presidente Greta Gysin (Verdi/TI), precisa la stessa CIP-N in una nota.

Il Governo dovrà ora modificare l'articolo 136 capoverso 1 della Costituzione federale eliminando la disposizione secondo cui i diritti politici in materia federale non sono concessi alle persone "interdette per infermità o debolezza mentali". Secondo la maggioranza della CIP-N, "l'aspetto sistematico della privazione dei diritti politici per queste persone" è problematico, "nella misura in cui una curatela generale non significa per forza un'incapacità di farsi un'opinione e dunque di esercitare i propri diritti politici".

Nessun'altra categoria della popolazione - sottolinea la commissione - è soggetta a una simile restrizione o a un simile esame di "capacità" per l'esercizio dei propri diritti politici. Inoltre il tenore di questa disposizione costituzionale è superato e non corrisponde più alla concezione contemporanea, ampiamente condivisa nella nostra società, di disabilità e di malattia mentale.

Secondo una minoranza della Commissione non vi è il bisogno di agire a livello costituzionale, nonostante il tenore di questa disposizione non sia ideale. A suo parere si tratta innanzitutto di un problema di applicazione del diritto: i Cantoni devono assicurare che la curatela generale sia pronunciata soltanto quale ultima ratio, quando non può essere adottata alcuna misura di portata minore.

Proprio lo scorso 5 settembre i promotori della "iniziativa per l'inclusione" hanno consegnato alla Cancelleria federale le 108'000 firme raccolte. Il testo chiede che l'uguaglianza di diritto e di fatto delle persone con disabilità sia garantita. L'iniziativa è stata sostenuta dall'Associazione per una Svizzera inclusiva insieme a organizzazioni per la disabilità e per i diritti umani.