Il caso

Lindt & Sprüngli contro Aldi: ecco la guerra del cioccolato

La storica azienda zurighese ha trascinato in tribunale il discounter tedesco: le «palline» vendute con il marchio Moser-Roth, infatti, sono troppo simili ai mitici Lindor
Il prodotto originale. © Shutterstock
Red. Online
26.12.2024 16:15

Il coniglietto dorato a Pasqua. Le palline Lindor per Natale. Sono, banalmente, i due classici di Lindt & Sprüngli per le festività. Nonché, leggiamo, i prodotti di punta in termini di vendite. Di qui gli sforzi, anche legali, da parte dell'azienda di Kilchberg per proteggere le proprie creazioni. Proprio uno di questi sforzi, riferisce l'Aargauer Zeitung, si è tradotto in una denuncia contro il discounter Aldi. 

Di che cosa stiamo parlando, esattamente? Dallo scorso settembre, Aldi propone nelle sue filiali elvetiche e online delle «palline di cioccolato» del marchio Moser-Roth. Due le versioni, entrambe natalizie: «Nuss Mandel» e «Knusper Nugat». Una vera e propria spina nel fianco per Lindt & Sprüngli, non c'è che dire. Anche perché le palline di Aldi sono avvolte in una sorta di carta regalo rossa o blu, richiamando inevitabilmente le palline Lindor la cui origine risale al 1969. Anche la confezione è molto simile. 

Lindt & Sprüngli ha fortemente criticato queste somiglianze e, con lettera del 3 dicembre 2024, ha notificato una diffida ad Aldi per aver distribuito in Svizzera le palline Moser-Roth rosse e blu. Il produttore di cioccolato zurighese ha ravvisato, nella proposta del concorrente, una violazione di un marchio protetto e della legge contro la concorrenza sleale. Da parte sua, Aldi ha negato le accuse in una risposta, sempre via lettera, del 6 dicembre 2024.

Lindt & Sprüngli ha quindi chiesto al Tribunale commerciale di Argovia di vietare ad Aldi, a titolo cautelativo, di pubblicizzare, mettere in circolazione o vendere le palline di cioccolato. Il 13 dicembre, il presidente del Tribunale commerciale ha proposto dei colloqui di conciliazione. Colloqui che, tuttavia, si sono conclusi senza un accordo. Il giorno successivo, il Tribunale ha esaminato il caso e si è pronunciato a favore di Lindt & Sprüngli. La «confezione delle palline Moser-Roth è oggettivamente e fortemente ispirata alle palline Lindor», si legge nella decisione del Tribunale del 14 dicembre, come spiega l'Aargauer Zeitung. Esiste, nel concreto, «il rischio di associazione con le palline Lindor nei futuri acquisti».

Per via di questa decisione, Aldi al momento non è autorizzato a vendere le palline Moser-Roth. Lindt & Sprüngli ha tempo fino al prossimo 13 marzo per presentare un reclamo ordinario contro Aldi. In caso contrario, il divieto sarà revocato. L'obiettivo di Lindt & Sprüngli è quello di proteggere il segmento di grande successo delle praline Lindor, il cui fatturato annuo è di 44,8 milioni di franchi. I 200 mila franchi che il produttore di cioccolato ha dovuto depositare presso il Tribunale come garanzia per eventuali danni da pagare ad Aldi, a confronto, non sono nulla.