Maltempo a La-Chaux-de-Fonds, incertezze sulla classificazione meteorologica

Non è ancora chiaro come la tempesta odierna a La-Chaux-de-Fonds (NE) debba essere classificata meteorologicamente. La velocità raggiunta dalle raffiche potrebbe costituire un primato per le zone di pianura in Svizzera.
Non vi è dubbio sul fatto che si sia trattato di un episodio di vento estremo legato a una cosiddetta supercella, il tipo di temporale più grande e pericoloso, ha indicato oggi pomeriggio a Keystone-ATS l'Ufficio federale di meteorologia e climatologia (MeteoSvizzera).
Sulla base delle misurazioni attualmente disponibili, non è possibile stabilire con certezza se si sia trattato di un tornado o di un downburst. Definito anche come raffica discendente, quest'ultimo è un fenomeno meteorologico consistente in forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale. Le folate possono raggiungere velocità molto elevate.
Una classificazione più precisa del fenomeno sarà possibile in seguito, sulla base dei rilevamenti dei danni. Tuttavia, MeteoSvizzera al momento propende per la seconda ipotesi, ovvero un downburst.
Come il servizio meteorologico MeteoNews, anche MeteoSvizzera ha misurato una raffica di vento di 217 chilometri orari. Tuttavia, il valore deve ancora essere verificato internamente nei prossimi giorni, ha sottolineato l'ufficio federale.
La tempesta è durata circa cinque minuti, con un picco di intensità di uno o due minuti. «Dovremo analizzare nuovamente il fenomeno per capire cosa l'ha causato e perché era così forte», ha riferito a Keystone-ATS MeteoNews.
Se la misurazione venisse confermata, si tratterebbe di un nuovo record. La raffica di vento più forte in pianura mai misurata fino ad oggi in Svizzera aveva una velocità di 190 km/h. È stata rilevata a Glarona (472 metri sul livello del mare) il 15 luglio 1985. La Chaux-de-Fonds sorge a 992 metri (quota della stazione).