Mascherine per nascondere il volto, no a ulteriori direttive

Il presunto uso abusivo di mascherine igieniche per aggirare il divieto di dissimulare il viso dovrebbe essere un fenomeno raro che i Cantoni sono in grado di contrastare con le norme attuali.
È la lapidaria riposta del Consiglio federale a un'interpellanza di Piero Marchesi (UDC/TI), secondo cui si osserva un uso combinato di mascherine anti-Covid, veli e occhiali da sole per eludere il divieto, anche in assenza di una pandemia o di giustificazioni mediche.
Per il governo, che non dispone di informazioni su questo fenomeno, come si legge nella risposta scritta odierna, le regole legate al divieto di dissimulare il viso sono sufficientemente chiare e le eccezioni definite in maniera uniforme per il territorio svizzero.
L'esecutivo non crede quindi necessario emanare direttive o precisazioni ufficiali riguardo all'utilizzo delle mascherine igieniche in combinazione con altri accessori che coprono il volto. Tra l'altro, le mascherine igieniche o altre mascherine per proteggere la persona da malattie respiratorie ricadono sotto le eccezioni. Non è richiesto un certificato medico. Spetta insomma alle competenti autorità cantonali esaminare caso per caso se vi sono abusi.
Oltre a non considerare opportuno monitorare a livello nazionale i casi in cui un'eccezione al divieto di coprire il volto è fatta valere in maniera abusiva, sottolinea il Consiglio federale, «i casi di dissimulazione del viso in pubblico sono piuttosto rari». Quelli in cui persone fanno valere in maniera abusiva un'eccezione al divieto, stando al governo, dovrebbero quindi essere ancora più rari.