Dopo le nevicate

Migliora, dopo le forti nevicate, la situazione in Vallese

Il peggio è passato, ma nel cantone la vigilanza rimane alta: il tunnel del Gran San Bernardo rimarrà chiuso almeno fino a venerdì prossimo a causa di una valanga – I turisti potranno lasciare Zermatt nelle prossime ore via treno, la Valle di Saas dovrebbe essere riaperta in giornata
©JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Red. Online
19.04.2025 11:54

(Aggiornato alle 13.33) Anche se il peggio è passato, in Vallese la vigilanza rimane alta dopo le forti nevicate dei giorni scorsi: il tunnel del Gran San Bernardo rimarrà chiuso almeno fino a venerdì prossimo a causa di una valanga. Anche il rischio di caduta alberi è ancora presente.

Diverse valanghe ci sono state segnalate, ha dichiarato oggi a Keystone-ATS il portavoce della polizia cantonale, Stève Léger. Il rischio di valanghe rimane elevato, visto che tra sabato e domenica è previsto un accentuato scioglimento della neve.

Anche la caduta di alberi e rami rappresenta un pericolo. In generale, però, la situazione è abbastanza buona, secondo Léger. Il livello del Rodano rimane normale, mentre rimaniamo vigili per quanto riguarda i corsi d'acqua laterali.

Zermatt e Saas-Fee

Buone notizie sono arrivate nel primo pomeriggio anche da Zermatt, località turistica isolata a causa delle copiose nevicate. Questa mattina, alle 10.30, è stato introdotto un servizio ferroviario sostitutivo ridotto tra Visp e Täsch. E nel pomeriggio il collegamento è stato esteso alla stessa Zermatt: i primi treni partiranno questo pomeriggio, dalle 14.30, permettendo ai turisti bloccati di lasciare il comune, secondo quanto detto a Keystone-ATS dalla sindaca, Romy Biner-Hauser.

Sul sito ufficiale di Zermatt si legge che si dovrà fare i conti con tempi d'attesa e ritardi. Stando a Biner-Hauser, diverse persone si sono radunate nei dintorni della stazione in attesa del treno.

Anche a Saas-Fee la situazione dotrebbe presto cambiare: la Valle di Saas dovrebbe essere riaperta nel corso della giornata, stando a quanto affermato ieri sera dal Consigliere di Stato Christophe Darbellay.