Svizzera

Miglioramenti da Temu dopo l'intervento della SECO

Lo scorso anno le associazioni dei consumatori e dei commercianti svizzeri avevano segnalato alla SECO alcune pratiche scorrette sul sito, in particolare per i ribassi su prezzi in realtà non effettivi e di nuove offerte sistematicamente etichettate come quasi esaurite
©Chiara Zocchetti
Ats
17.04.2025 10:14

Temu ha apportato miglioramenti al suo sito web dopo i negoziati con la Segreteria di Stato dell'economia (SECO), conclusi all'inizio di aprile. In particolare indicherà i prezzi effettivi in caso di sconti e regolamenterà la definizione di «quasi esaurito».

Lo scorso anno le associazioni dei consumatori e dei commercianti svizzeri, in primis la Swiss Retail Federation, avevano segnalato alla SECO alcune pratiche scorrette sul sito, in particolare per i ribassi su prezzi in realtà non effettivi e di nuove offerte sistematicamente etichettate come quasi esaurite.

In un comunicato la SECO precisa che ora, in caso di sconti o confronti delle tariffe, sarà specificato che il prezzo di riferimento barrato rappresenta il «prezzo dell'articolo su Temu immediatamente prima dell'applicazione della riduzione». Verranno inoltre indicati il nome, l'indirizzo e l'indirizzo e-mail del venditore.

Un articolo potrà essere definito «quasi esaurito» se il livello delle scorte è compreso tra 20 e 99 unità e si prevede che non sarà più disponibile entro pochi giorni. Finora l'indicazione veniva utilizzata quando le scorte erano comprese tra 20 e 199 unità. Un meccanismo di controllo garantisce che questa informazione venga mostrata solo per l'intervallo previsto, precisa la nota.

Sono state pure eliminate diverse affermazioni nel sito e nelle e-mail di marketing che mettevano gli utenti sotto pressione (come «Affrettati!», «un articolo nella sua lista dei preferiti è quasi esaurito», ecc.) e altre appaiono invece con una frequenza minore («Offerta lampo»).

Whaleco, una società di recupero crediti fondata da Temu a Basilea, si è impegnata a mantenere queste modifiche. Da parte sua, la SECO ha confermato che non è prevista alcuna azione legale contro la società, ma la riterrà responsabile in caso di nuovi reclami in merito alla correttezza dell'offerta.

«La dichiarazione di astensione ufficialmente firmata da Temu segna un primo passo importante verso una maggiore parità di condizioni per il settore del commercio al dettaglio svizzero», scrive la Swiss Retail Federation in una prima reazione. «La Seco, insieme ad altre autorità, non deve esitare ad agire contro le piattaforme straniere quando necessario», ha aggiunto la presidente Dagmar Jenni, citata nel comunicato stampa.

Da parte sua, la piattaforma ha inviato la seguente reazione ai media tramite un'agenzia di comunicazione, attribuita a un portavoce di Temu: «Apprezziamo le proficue discussioni con Seco e ci rallegriamo del risultato raggiunto. Questi aggiustamenti riflettono il nostro approccio costruttivo alla collaborazione con le autorità». «Continuiamo a concentrarci sull'offerta di un'esperienza di acquisto positiva per i nostri clienti e sul mantenimento di elevati standard di protezione dei consumatori».