Svizzera

No ai giubbotti antiproiettile per l'Ucraina

Lo ha stabilito il Consiglio degli Stati che ha respinto per 24 voti a 17 una mozione dei Verdi liberali che chiedeva di attenuate l'attuale politica di neutralità del Consiglio federale per garantire maggiore protezione ai civili
©Mykola Tys
Ats
23.09.2024 19:10

No all'export di giubbotti antiproiettile o caschi verso l'Ucraina. Lo ha stabilito il Consiglio degli Stati che ha respinto per 24 voti a 17 una mozione dei Verdi liberali che chiedeva di attenuate l'attuale politica di neutralità del Consiglio federale per garantire maggiore protezione ai civili. Il dossier è liquidato.

L'atto parlamentare chiedeva al governo di adottare misure volte a garantire che, nell'esportazione di materiale di difesa per i conflitti armati, la tutela della popolazione civile avesse un peso maggiore rispetto alla violazione del principio della parità di trattamento delle parti belligeranti garantito dal diritto della neutralità.

Nella sua decisione, il plenum ha seguito le argomentazioni della sua commissione preparatoria, secondo cui i gilet protettivi sono beni a doppio uso, con applicazioni sia civili che militari. A questi oggetti si applica il principio della parità di trattamento.

Una minoranza avrebbe preferito una posizione più flessibile per proteggere la popolazione civile ucraina sotto attacco della Russia. In quanto Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra, la Svizzera è tenuta ad assistere le vittime dei conflitti armati.