«Non prevediamo alcun volo di rimpatrio tramite Swiss»
Rodi brucia. I turisti scappano. Svizzeri compresi. Non senza lanciare qualche frecciatina e critica al DFAE, il Dipartimento federale degli affari esteri, accusato in queste ore di scarsa assistenza. Per capirne di più, abbiamo contattato la portavoce Léa Zürcher. Che, innanzitutto, ha fornito alcune cifre: «Sono circa duecento, a nostra conoscenza, i cittadini elvetici che attualmente risiedono a Rodi». Quanto ai turisti, «non possiamo comunicare un numero in via ufficiale».
E questo perché, banalmente, non tutti si sono annunciati in queste ore o dispongono dell’app Travel Admin, essenziale per far sapere al DFAE di essere sul posto. La nostra interlocutrice, per contro, conferma che la helpline del Dipartimento ha risposto a diverse richieste provenienti dall’isola greca: «Da quando sono state annunciate le prime evacuazioni, la nostra helpline e la rappresentanza in Grecia hanno risposto a un centinaio di richieste. Alcune provenivano direttamente da turisti a Rodi».
Il DFAE, pensando agli elvetici ancora bloccati sull’isola, al momento non prevede di organizzare con Swiss dei voli di rimpatrio: «I collegamenti con Rodi, anche via aereo, sono ancora disponibili. L’aeroporto dell’isola, nello specifico, sta ancora ricevendo voli commerciali. I nostri connazionali, dunque, possono organizzare il ritorno a casa per conto proprio o tramite agenzia».
Guai, però, a parlare di disimpegno da parte del DFAE: «Stiamo seguendo di continuo la situazione. Tramite l’Ambasciata svizzera in Grecia è in contatto con le autorità competenti elleniche mentre il Consolato a Rodi è aperto per facilitare le operazioni consolari. Il DFAE non dispone informazioni circa eventuali vittime svizzere, ma può confermare che fra i turisti evacuati ci sono nostri concittadini. Le persone che si sono annunciate attivamente presso i nostri servizi possono beneficiare del sostegno consolare, come di consuetudine. Ribadiamo tuttavia che i cittadini svizzeri sul posto sono tenuti a seguire le istruzioni delle autorità locali, che hanno messo a disposizione due linee telefoniche per gli stranieri».
Una portavoce del dipartimento del consigliere federale Ignazio Cassis ha dichiarato a Keystone-ATS che un funzionario consolare è stato inviato sull'isola. Il suo compito? Aiutare i cittadini svizzeri presenti a Rodi, «obbligati a seguire le istruzioni delle autorità locali».