Grigioni

Nuovo decollo per l'eliporto e l'aeroporto di Samedan

Entro la fine del 2026 è prevista l'ultimazione dei lavori del un nuovo eliporto, che servirà da base sia per gli elicotteri di soccorso della Rega che quelli di altre due società – La seconda fase durerà fino al 2031 e prevede il rinnovamento dell'aeroporto
© engadin-airport.ch
Ats
12.12.2024 17:56

La conferenza dell'aeroporto di Samedan (GR) ha deciso oggi i piani per il rinnovamento, che avverrà in più fasi. Con questi interventi la struttura mira a soddisfare gli standard di sicurezza odierni. La base della Rega dovrebbe essere pronta entro la fine del 2026.

I lavori verranno effettuati in due tappe, si legge nel comunicato odierno. Entro la fine del 2026 è prevista l'ultimazione dei lavori del un nuovo eliporto, che servirà da base sia per gli elicotteri di soccorso della Rega che quelli di altre due società. Un'operazione urgente, che non può essere rinviata. Il capannone odierno è infatti inadeguato per la nuova flotta di elicotteri per il soccorso, che entrerà in servizio nei prossimi due anni.

«La nuova infrastruttura ci consentirà di ampliare ulteriormente i servizi medici per la popolazione», ha dichiarato il CEO della Rega, Ernst Kohler, in conferenza stampa. «Nella nuova base l'equipaggio avrà la possibilità di pernottare e questo ci permetterà di raggiungere i pazienti molto più rapidamente durante la notte».

I costi dei lavori verranno coperti interamente dalla Rega, che prossimamente invierà il progetto di costruzione all'Ufficio federale per l'aviazione civile (UFAC).

Un progetto da 68,5 milioni di franchi

La seconda fase durerà fino al 2031 e prevede il rinnovamento dell'aeroporto. Questo comprende la costruzione di due nuovi centri operativi con un hangar per i velivoli, l'ampliamento e la riparazione dei piazzali antistanti, una torre con vista a 360 gradi e la recinzione richiesta da tempo dall'UFAC. Il tutto per 68,5 milioni di franchi.

Proprio i costi sono stati il punto dolente che hanno tenuto in sospeso l'intervento di ristrutturazione. Sette anni fa gli elettori dei comuni dell'Alta Engadina avevano approvato la prima fase di ampliamento, con un costo previsto di 22 milioni di franchi. Due anni dopo la società dell'infrastruttura aveva presentato un progetto di espansione da 88 milioni di franchi. L'esplosione dei costi causò numerose opposizioni. «Il nuovo edificio si concentra su ciò che è assolutamente necessario», ha detto Mario Cavigelli, presidente della società d'infrastruttura Infra, citato in un comunicato. «Allo stesso tempo soddisfa tutti i requisiti necessari per far funzionare con successo l'aeroporto regionale di Samedan anche in futuro».

Due votazioni in estate

I costi del nuovo aeroporto verranno ripartiti su più partner. Nel comunicato si legge che 27 milioni ricadranno sui Comuni dell'Alta Engadina, altri 25 verranno finanziati con capitale proveniente da terzi. Dalla Confederazione e dal Canton Grigioni sono previsti contributi pari a 12 milioni di franchi. Inoltre il Comune di St. Moritz è disposto a versare un contributo straordinario di cinque milioni di franchi. Nella prossima conferenza dell'aeroporto a inizio marzo verrà presentato il concetto di finanziamento elaborato.

In estate la popolazione degli undici comuni dell'Alta Engadina verrà chiamata alle urne per due oggetti. Uno per annullare la votazione del progetto di risanamento presentato nel 2017 e l'altro sui contributi finanziari comunali per il nuovo progetto che dovrebbe far decollare nuovamente l'aeroporto più alto d'Europa.