Nuovo super acceleratore al CERN, pubblicato lo studio di fattibilità

Dopo diversi anni di lavoro, il Cern di Ginevra e i suoi partner internazionali hanno completato lo studio di fattibilità del nuovo super acceleratore di particelle Future Circular Collider (FCC). Questo tunnel ad anello, di 90,7 chilometri di circonferenza, potrebbe sostituire negli anni 2040 il Large Hadron Collider (LHC).
Quest'ultimo è l'attuale strumento di punta del Cern, l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare. Con i suoi 27 km, si tratta dell'acceleratore di particelle più grande e potente al mondo.
Ma l'FCC sarà di una categoria ancora superiore, essendo lungo oltre tre volte di più e con una potenza sette volte maggiore del suo predecessore. Un elemento importante dello studio di fattibilità, pubblicato oggi in serata, riguardava il lay-out e l'ubicazione dell'anello. L'opzione preferita, fra il centinaio di scenari sviluppati, è quella di costruirlo 200 metri sottoterra e di dotarlo di otto siti di superficie. Il tutto sarà ripartito fra Francia e Svizzera.
La motivazione scientifica alla base del progetto FCC deriva dalla scoperta del bosone di Higgs nel 2012 e da altre questioni cruciali ancora aperte nel campo della fisica fondamentale, si legge in un comunicato. Secondo lo studio, il programma di ricerca prevede due fasi: dapprima un collisore di elettroni-positroni e poi un collisore protone-protone, operante a un'energia senza precedenti di circa 100 teraelettronvolt (TeV), contro i 14 TeV dell'LHC.
Il rapporto presenta anche una panoramica dei vari aspetti della realizzazione, come, tra gli altri, obiettivi fisici, geologia, ingegneria civile, infrastrutture tecniche, dimensioni territoriali e ambientali o benefici socio-economici. Il costo stimato per la costruzione della prima fase del progetto, compreso il tunnel e tutta l'infrastruttura, è di 15 miliardi di franchi. L'investimento sarà distribuito su un periodo di circa dodici anni a partire dall'inizio degli anni '30.
Come per la costruzione dell'LHC, la maggior parte dei finanziamenti proverrebbe dal budget annuale del Cern. Lo studio illustra pure i concetti e le piste previste per mantenere bassa l'impronta ambientale dell'FCC. Proprio quello dei consumi energetici è stato un tema molto discusso da quando il progetto è venuto alla luce.
Attualmente sono in preparazione i processi di coinvolgimento del pubblico e lo studio sarà esaminato da vari organismi di esperti indipendenti prima di passare al vaglio del Consiglio del Cern, in occasione di una riunione straordinaria il prossimo mese di novembre. I tempi si annunciano comunque ancora piuttosto dilatati: una decisione sul proseguimento o meno del progetto FCC potrebbe essere presa intorno al 2028.