La decisione

Olimpiadi del 2030: il CIO respinge la candidatura svizzera

È quanto scaturito dalla riunione odierna del Comitato olimpico internazionale a Parigi – Il dossier elvetico avrà comunque diritto a dialoghi preferenziali in vista di una possibile assegnazione dei Giochi del 2038
© FRANCK ROBICHON
Ats
29.11.2023 18:44

Le Olimpiadi invernali del 2030 non si terranno in Svizzera. È quanto scaturito dalla riunione odierna del Comitato olimpico internazionale (CIO) a Parigi. I vertici dell'organizzazione propongono la Francia come sede dell'evento. La candidatura elvetica avrà comunque diritto a dialoghi preferenziali in vista di una possibile assegnazione dei Giochi olimpici invernali del 2038. L'edizione del 2034 dovrebbe invece svolgersi negli Stati Uniti.

«Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha confermato oggi di essere convinto del potenziale del progetto Swiss Olympic», si legge nel comunicato. Il CIO è convinto del progetto svizzero, ritiene tuttavia che esista ancora un potenziale di ottimizzazione, soprattutto nel settore della pianificazione e del finanziamento degli impianti sportivi.

Lo status di «dialogo privilegiato» significa che la Svizzera ha tempo fino alla fine del 2027 per approfondire i temi discussi ed entrare esclusivamente nel «dialogo mirato» per i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2038, a condizione che entrambe le parti si sentano pronte.

Swiss Olympic e le federazioni svizzere degli sport invernali sono fiduciose dopo la decisione del CIO: «Il nostro obiettivo erano i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2030 o del 2034. Nello sport, però, bisogna sapere essere flessibili. Ora abbiamo la possibilità di sviluppare insieme il nostro progetto e siamo convinti che le nostre condizioni quadro, la nostra grande esperienza e la nostra affidabilità ci rendano, anche per il 2038, un ottimo partner per il CIO», afferma Jürg Stahl, presidente di Swiss Olympic.

La consigliera federale Viola Amherd accoglie con favore la decisione del CIO per un «dialogo preferenziale» per il 2038 ed è convinta che la Svizzera soddisferà le grandi aspettative. «In qualità di ministra dello sport, sono soddisfatta della decisione del CIO di concedere alla Svizzera l'accesso al “dialogo privilegiato” per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2038. Grazie al progetto di candidatura svizzero orientato al futuro, i primi giochi nel nostro Paese dal 1948 a St. Moritz sono a portata di mano».