Berna

Oltre 16 miliardi per l'infrastruttura ferroviaria tra il 2025 e il 2028

Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale: tale somma è di circa 2 miliardi superiore rispetto al periodo attuale e di 1,3 miliardi rispetto a quello proposto dal Consiglio federale durante la consultazione
© CdT/Gabriele Putzu
Ats
23.09.2024 18:38

L'infrastruttura ferroviaria riceverà 16,4 miliardi di franchi tra il 2025 e il 2028. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale. Tale somma è di circa 2 miliardi superiore rispetto al periodo attuale e di 1,3 miliardi rispetto a quello proposto dal Consiglio federale durante la consultazione.

L'incremento, oltre a compensare il rincaro, garantirà alle ferrovie la disponibilità di più fondi in termini reali, ha spiegato Alex Farinelli (PLR/TI) a nome della Commissione delle finanze. Le aziende potranno così attuare, tra l'altro, progetti per l'accesso senza barriere delle persone con disabilità già pronti per la realizzazione.

Assieme al limite di spesa, la Confederazione stabilisce gli obiettivi in materia di esercizio, mantenimento e sviluppo tecnico dell'infrastruttura ferroviaria. Ci si aspetta che le ferrovie garantiscano la sicurezza e l'efficienza dell'infrastruttura ferroviaria, nonché le incarica di provvedere a un utilizzo ottimale delle capacità, al mantenimento del valore nel lungo termine e di un'elevata produttività.

Tenendo conto dello stato dell'infrastruttura, ritenuto buono, il credito richiesto è «proporzionato e sostenibile», ha sottolineato Farinelli convincendo il plenum. Al voto le proposti di aumentare o ridurre tale somma sono infatti state bocciate. Le spese sono finanziate interamente tramite il Fondo per l'infrastruttura ferroviaria della Confederazione.

Nell'ambito dello stesso progetto, il Consiglio nazionale ha anche approvato un credito d'impegno di 185 milioni di franchi per contributi d'investimento a favore di impianti per il traffico merci privati negli anni 2025-2028 con il quale intende proseguire il promovimento del traffico merci su rotaia e del trasferimento del traffico merci attraverso le Alpi.

Il finanziamento è garantito da proventi dell'imposta sugli oli minerali e da ulteriori mezzi a destinazione vincolata. Il credito quadro per contributi d'investimento a favore di impianti per il traffico privati merci già esistente sarà prolungato di un anno affinché i grandi progetti previsti al momento della sua definizione che hanno subito ritardi possano essere comunque finanziati tramite l'attuale credito.

Il dossier passa ora all'esame del Consiglio degli Stati.