Aviazione

Profumi e sigarette a bordo? Lufthansa dice basta, mentre Swiss mantiene il duty-free

Il colosso tedesco ha deciso di interrompere il servizio di vendita prodotti a bordo da settembre 2025 per «motivi economici»: la compagnia elvetica, tuttavia, si dice soddisfatta e al momento non prevede di seguire la casa madre
© Swiss
Marcello Pelizzari
28.04.2025 17:46

Un’occhiata, più o meno, l’hanno data tutti. Grandi e piccini. Per svariati motivi. Chi per vincere la noia di un volo a lungo raggio, come sottolinea il portale specializzato aeroTELEGRAPH, chi invece per fare qualche affare visti i prezzi fortemente scontati. Parliamo del catalogo duty-free a bordo. Un catalogo pieno zeppo di qualsiasi bene: dai profumi agli orologi, passando per l’elettronica di consumo, i modellini di aereo e, ancora, svariati capi d’abbigliamento. Per tacere delle sigarette, vendute a stecche. Di più, al passaggio del personale di cabina con il carrello contenente la merce c’è chi, proprio, non resiste. E sentendosi rivolgere la fatidica domanda («Qualcosa dal duty-free?») cede, indicando il bene che intende acquistare. Alla noia, d’altronde, bisogna pur rispondere.

Gli acquisti a bordo, da sempre, hanno rivestito un ruolo importante, se non importantissimo, nell’immaginario dell’aviazione. Vuoi mettere spendere qualche franco a diecimila metri d’altezza? Già, peccato che c’è chi, oramai, al romanticismo preferisca il risparmio. È il caso di Lufthansa, come spiega sempre aeroTELEGRAPH: la compagnia tedesca, infatti, eliminerà il duty-free a bordo sui voli lunghi. «A febbraio – ha spiegato un portavoce del vettore – le vendite a bordo sono diminuite sulle rotte che, in passato, si erano già rivelate economicamente non redditizie». Non finisce qui: dopo approfondite analisi, la compagnia ha deciso di interrompere del tutto la vendita tradizionale, tramite carrello, a partire da settembre 2025.

Un’inversione di tendenza, netta anche, rispetto al 2019, quando sulla scia di KLM – che allora decise di rinunciare al duty-free a bordo – Lufthansa difese, con forza, il servizio. Spiegando che «lo shopping a bordo è parte integrante della nostra offerta di servizi, richiesto e atteso da molti passeggeri». Qualcosa, insomma, è cambiato. «Le vendite a bordo saranno interrotte per motivi economici» si è limitato a dire il portavoce.

È verosimile pensare che, post pandemia, le abitudini dei viaggiatori siano cambiate. Le fonti consultate da aeroTELEGRAPH, per contro, riferiscono anche di problemi logistici: la merce destinata al duty-free, infatti, occupa uno spazio di stoccaggio notevole. Spazio che, ora, Lufthansa vorrebbe liberare per altro. A maggior ragione se i dati riferiscono di un calo degli acquisti.

E Swiss? In quanto «figlia» del gruppo Lufthansa, anche la compagnia elvetica si adeguerà alla decisione della casa madre? Michael Stief, portavoce del vettore, ha spiegato che, ora come ora, sugli aerei svizzeri il servizio continuerà a essere offerto. «Attualmente – ha chiarito Stief – Swiss continuerà a mantenere la vendita a bordo». Significa, dunque, che gli affari rispetto a Lufthansa vanno bene, o quantomeno che non è stato registrato alcun calo? «Siamo soddisfatti dell’andamento degli affari, ma non divulghiamo dati concreti, in quanto queste informazioni non sono destinate al pubblico».