Svizzera

Programma edifici, «c'è maggiore potenziale d'efficienza»

In vista della revisione della legge sul CO2 dopo il 2030, il DATEC intende collaborare con i Cantoni per sviluppare una nuova base per il Programma, sempre se quest'ultimo non verrà soppresso nell'ambito del pacchetto di sgravi proposto dal governo
© CdT/ Chiara Zocchetti
Ats
26.02.2025 23:00

Il Programma edifici della Confederazione e dei Cantoni per la riduzione delle emissioni di CO2 e del consumo energetico è sotto pressione in seguito ai piani di risparmio del Consiglio federale. Un rapporto del Controllo federale delle finanze (CDF) mostra ora che sarebbe stato possibile raggiungere gli obiettivi del Programma in maniera meno onerosa.

Tra il 2010 e il 2023 i Cantoni hanno versato 3,6 miliardi di franchi di sovvenzioni federali e cantonali a favore di progetti che hanno beneficiato del Programma edifici, si legge nel rapporto pubblicato stasera dal CDF, che ha condotto un riesame dei sussidi del Programma. Complessivamente il sistema di promozione è ben rodato, viene affermato, tuttavia in singoli settori importanti potrebbe essere più efficace ed economico.

Una condizione necessaria e sufficiente per raggiungere appieno l'obiettivo di zero emissioni di CO2 è sostituire tutti gli impianti di riscaldamento a combustibili fossili con riscaldamenti alimentati a energie rinnovabili. Al contrario, le misure che intervengono sull'isolamento termico non sono necessariamente indispensabili né sufficienti per la realizzazione di tale scopo.

Sempre stando al rapporto, finora i costi di promozione per ogni tonnellata di anidride carbonica ridotta calcolati per l'isolamento termico, erano tre volte superiori agli stessi costi calcolati per la sostituzione dei riscaldamenti e per altre misure nell'ambito dell'impiantistica.

Il risparmio di CO2 conseguito dal Programma edifici dal 2010 al 2022 avrebbe potuto essere raggiunto potenzialmente con un miliardo di franchi in meno se si fosse attuata una sostituzione degli impianti di riscaldamento più incisiva. Mentre se si fossero impiegati i medesimi mezzi finanziari il risparmio di CO2 conseguito sulla durata dell'intero programma sarebbe stato di due terzi più elevato.

La Confederazione ha indicato che intende tenere conto delle sei raccomandazioni formulate dal CDF nell'ulteriore sviluppo del Programma edifici. In vista della revisione della legge sul CO2 dopo il 2030, il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) intende collaborare con i Cantoni per sviluppare una nuova base per il Programma, sempre se quest'ultimo non verrà soppresso nell'ambito del pacchetto di sgravi proposto dal governo.