Svizzera

Prorogata la detenzione per un presunto miliziano di Al-Shabaab

Il Tribunale penale federale (TPF) ha respinto il ricorso presentato dall'uomo, il quale stava progettando di partire per il suo Paese d'origine, la Somalia
©Chiara Zocchetti
Ats
19.02.2025 12:23

La detenzione preventiva di un giovane somalo radicalizzato è stata giustamente prorogata oltre i tre mesi decisi in un primo momento. Il Tribunale penale federale (TPF) ha respinto il ricorso presentato dall'interessato. L'uomo stava progettando di partire per la Somalia. Secondo il Ministero pubblico della Confederazione (MPC), voleva unirsi alla milizia wahabita di al-Shabaab.

L'imputato, di 22 anni, è stato denunciato alla polizia cantonale di Basilea Città dalla madre nel luglio 2024. La donna ha dichiarato che da tre anni il figlio si interessava all'Islam, e in particolare al salafismo.

Già prima dell'arresto, l'MPC aveva aperto un'indagine per sospetta partecipazione o sostegno a un'organizzazione terroristica. Stando alla Corte dei reclami penali del TPF, in una decisione pubblicata oggi, l'imputato voleva unirsi alla milizia di al-Shabaab e combattere nelle sue file.

Come l'MPC, i giudici di Bellinzona temono un rischio di fuga e di collusione. Il giovane aveva fatto dei progetti di viaggio precisi. L'analisi dei dati del cellulare ha mostrato che aveva chiamato numeri in Siria e in Giordania. Non si può escludere che in questi piani fossero coinvolte anche terze persone.

Su un social network, l'accusato ha scritto che voleva partire e combattere se ne avesse avuto l'occasione. Dopo aver rilasciato le prime dichiarazioni durante le udienze, da settembre è rimasto in silenzio in presenza degli inquirenti.