Il caso

Rettifica delle prospettive finanziarie AVS: il rapporto scagiona l'UFAS

Il documento formula proposte di ottimizzazione che riguardano i processi, la documentazione, il controllo della qualità e le risorse dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali
©Gabriele Putzu
Ats
21.02.2025 11:29

I collaboratori dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) non hanno violato il loro obbligo di diligenza nel calcolare le prospettive finanziarie dell'AVS. E le cifre sovrastimate non si basavano su un errore di calcolo.

A queste conclusioni giunge l'inchiesta amministrativa pubblicata oggi dal Dipartimento federale dell'interno (DFI).

Stando al rapporto finale, affidato allo studio legale Bratschi, il programma di calcolo utilizzato dall'UFAS conteneva due formule matematicamente non sufficientemente supportate e documentate, che hanno portato a spese AVS inverosimilmente elevate a lungo termine. Tuttavia non v'è stato un vero e proprio errore di calcolo.

Il rapporto afferma che il personale dell'Ufficio federale non può essere accusato di aver violato il suo obbligo di adeguata verifica. Inoltre, l'UFAS non ha informato del problema in ritardo o prematuramente.

Lo studio legale aveva già presentato la sua analisi a novembre. Il rapporto finale conferma ora le informazioni fornite dal DFI lo scorso dicembre. Secondo il documento, i problemi includono una documentazione inesatta o incompleta del programma di calcolo e la mancanza di risorse.

Voto su età pensionabile donne ancora valido

Nei documenti per la votazione sull'ultima revisione dell'AVS e quindi sull'innalzamento dell'età pensionabile delle donne nel settembre 2022, era stata menzionata una previsione eccessivamente pessimistica per il finanziamento dell'AVS. Ciò era stato riportato anche nell'opuscolo sulle spiegazioni di voto del Consiglio federale per lo scrutinio sulla tredicesima rendita AVS del 3 marzo 2024.

Nel settembre dello scorso anno, il Governo ha rivisto al ribasso di 2,5 miliardi di franchi le proiezioni sulle uscite dell'assicurazione vecchiaia e superstiti per il 2033, portandole a 69 miliardi di franchi. Nella versione iniziale si era avanzata la cifra di 71,5 miliardi.

Nel frattempo, l'UFAS ha già attuato molte delle raccomandazioni contenute nel rapporto, ha precisato oggi il DFI. Inoltre, saranno adottate ulteriori misure per soddisfare le richieste della politica e dell'opinione pubblica.

Chiesto annullamento votazione

Le proiezioni errate sull'AVS hanno avuto anche ripercussioni legali. I Verdi e le donne del PS hanno chiesto al Tribunale federale (TF) di annullare la votazione sull'età pensionabile delle donne. In dicembre, tuttavia, il TF ha respinto all'unanimità i loro ricorsi. I giudici losannesi hanno sostenuto che le conseguenze giuridiche di un annullamento non erano prevedibili.

La controversia sulle cifre dell'AVS ha portato anche a un cambio ai vertici all'UFAS: nell'ottobre dello scorso anno, il direttore dell'Ufficio federale Stéphane Rossini ha annunciato le sue dimissioni per la fine di giugno 2025.