Salario minimo per l'industria meccanica

BERNA - I lavoratori dell'industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica (MEM) guadagneranno almeno 3.300 franchi al mese. A seconda delle regioni e delle qualifiche il loro salario potrà tuttavia raggiungere 4.150 franchi. Lo indica oggi il sindacato Unia, a pochi giorni dalla firma del nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) nel settore, che dovrebbe entrare in vigore a partire da luglio.Le buste paga più basse saranno versate in Ticino e nei cantoni dell'arco giurassiano a chi non dispone di titoli. Sono invece previsti salari più alti nei cantoni di Zurigo, Sciaffusa, Argovia, Turgovia, San Gallo, Vaud e Ginevra.I salari minimi del canton Ticino e dell'arco giurassiano "restano troppo bassi", rileva Unia, che assicura di volersi impegnare affinché aumentino.Il sindacato sottolinea come la deregolamentazione del mercato del lavoro abbia aumentato la pressione sugli stipendi in Svizzera. "In Ticino, il 19% dei lavoratori del settore MEM guadagnano meno di 3.000 franchi e alcuni di loro addirittura 2.400 franchi al mese per un'attività a tempo pieno".Secondo il portavoce di Swissmem, Ivo Zimmermann, interrogato dall'ats, l'iniziativa popolare sui salari minimi ha sicuramente avuto un'influenza sulla firma del nuovo CCL, così come il clima politico. Con questo accordo mostriamo che le questioni salariali devono essere risolte a livello aziendale e settoriale e non statale, ha precisato.