Saltano 415 posti di lavoro presso Migros Industrie e Fachmarkt
Si precisano i contorni della grande riorganizzazione in seno alla Migros. L'azienda intende sopprimere circa 365 posti di lavoro presso Migros Industrie e una 50ina presso Migros Fachmarkt, per un totale di 415. Saranno inoltre vendute Micasa, Bike World e Do it + Garden, mentre per Melectronics è stato trovato un acquirente, Mediamarkt, che rileverà 20 dei 37 negozi.
In futuro Migros Industrie si concentrerà sul suo ruolo di produttore integrato per il gruppo Migros in Svizzera, il suo mercato principale, e sulla produzione di marchi propri per conto terzi, si legge in una nota odierna. Questo riorientamento comporterà la perdita di circa 255 posti di lavoro presso il produttore alimentare Delica, di cui 190 in Svizzera, 45 posti presso il trasformatore di latticini Elsa Group e 65 presso la sede di Zurigo di Migros Industrie.
I tagli fanno parte della ristrutturazione del Gruppo Migros annunciata a inizio di febbraio, che prevede la soppressione di quasi 1500 impieghi su un organico complessivo di circa 100'000 dipendenti. È previsto un piano sociale.
Melectronics a Mediamarkt
Sempre oggi è stata resa nota la vendita di 20 dei suoi 37 negozi Melectronics a Mediamarkt. I restanti 17 saranno chiusi al più tardi entro novembre.
Tutti i dipendenti e gli apprendisti delle sedi acquisite passeranno a Mediamerkt. I circa 100 collaboratori interessati dalle chiusure otterranno, nella misura del possibile, la proposta di un altra posizione all'interno del gruppo Migros.
La vendita di Melectronics comporterà il taglio di circa 50 impieghi presso Migros Fachmarkt AG, la società di servizi responsabile dell'orientamento strategico dei formati di mercato specializzati e che fornisce servizi centralizzati come l'approvvigionamento e il marketing.
Micasa, Bike World e Do it + Garden
Migros ha pure deciso di avviare processi di vendita per Micasa, Bike World e Do it + Garden. Secondo la nota, anche la cessione si SportX, lanciata a febbraio, è in fase avanzata. I dieci negozi OBI gestiti dal gigante arancione in Svizzera saranno per contro conservati.
Critiche da Unia
In una nota, Unia chiede di rinunciare ai licenziamenti previsti. «Migros, che si presenta come azienda sociale, è in realtà orientata al profitto», si legge nel comunicato, nel quale invita l'azienda a «investire maggiormente nel suo personale piuttosto che sprecare milioni per McKinsey».
Le ondate di licenziamenti che Migros annuncia ormai a ritmo quasi mensile creano una situazione caotica e provocano grande incertezza e paura tra i dipendenti, senza contare l'aumento del carico di lavoro che ricade sulle spalle del personale rimasto, prosegue Unia. Quest'ultima denuncia infine la mancata disponibilità al dialogo da parte della direzione di Migros e l'inasprimento della situazione. «L'atmosfera è pessima. Ciò è assolutamente indegno per il maggiore datore di lavoro della Svizzera.»