Il caso

Scarpe Lidl: da pesce d’aprile a prodotto di culto

Con Mathias Kaufmann, portavoce di Lidl Svizzera, abbiamo parlato del grande successo delle sneakers: torneranno in tutte le filiali elvetiche il 5 e 6 aprile - Tutto è nato da uno scherzo su Facebook
©YouTube
Michele Montanari
01.04.2021 06:00

Sono scarpe da 14,99 franchi, eppure sui siti di compravendita raggiungono prezzi folli. Attualmente, con una veloce ricerca su un noto portale di aste online, le abbiamo trovate anche a più di 3 mila franchi. Stiamo parlando delle sneakers Lidl, divenute un vero e proprio prodotto di culto, dopo il lancio sul mercato nel 2020. Le scarpe dal design ispirato alla catena di supermercati torneranno in tutte le filiali svizzere da lunedì 5 (dove aperto) o martedì 6 aprile (in Ticino arrivano in questa data) e probabilmente si registrerà una nuove folle corsa all’acquisto. Con Mathias Kaufmann, portavoce di Lidl Svizzera, abbiamo parlato di questo clamoroso successo.

Come nasce l’idea di proporre delle scarpe legate a una catena di supermercati?

«Tutto nasce da un pesce d’aprile. In Germania, Lidl ha lanciato per scherzo un nuovo prodotto su Facebook: le sneakers Lidl. Esistevano solo come progetto grafico fatto al computer, ma vista la grande richiesta dei clienti dopo il post sui social network, si è deciso di produrle per davvero».

Uno scherzo sfuggito di mano: sono subito andate a ruba e sul web si trovano a prezzi folli. Vi aspettavate questo successo?

«Avevamo visto che in Germania erano andate a ruba, ma non eravamo sicuri che anche in Svizzera sarebbero state così apprezzate. In realtà anche qui sono state un successo e in diverse filiali sono andate sold out nel primo giorno di vendita. Fuori dai negozi c’erano file di clienti che volevano unicamente le scarpe. Non ci saremmo mai aspettati un successo del genere. Tra l’altro abbiamo deciso di mettere all’asta le sneakers del nostro spot televisivo. L’offerta più alta è stata di 656 franchi, ossia 43 volte il prezzo originale. Il ricavato lo abbiamo devoluto in beneficenza».

Quanto hanno influito i social network nel creare il fenomeno?

«Non sappiamo dirlo esattamente, ma, ad esempio, anche lo spot delle scarpe che abbiamo prodotto e messo su YouTube è diventato molto famoso sui social network».

Dopo il tutto esaurito, come hanno reagito i clienti?

«Abbiamo ricevuto numerose richieste da parte loro: i clienti continuavano a chiedere quando sarebbero tornate. Finalmente possiamo soddisfarli. E questa volta abbiamo anche le ciabatte e i calzini».

L’arrivo delle scarpe ha fatto aumentare le vendite dei prodotti «classici» di Lidl?

«Non abbiamo dati di analisi in proposito, ma ovviamente capita che il cliente interessato alle scarpe poi ne approfitta per fare la spesa».

State già pensando a un redesign della scarpa per attirare i collezionisti?

«Al momento il design è rimasto lo stesso perché è stato molto apprezzato. In questi giorni vedremo come andranno i calzini e le ciabatte, che sono prodotti mai visti in Svizzera. È troppo presto per parlare di nuove idee, non sappiamo se le scarpe avranno ancora successo. Lo scopriremo tra qualche giorno».