Si allena con la pistola «sparando» a Gesù e Maria: Sanija Ameti finisce nella bufera
Sanija Ameti, membro del comitato direttivo dei Verdi liberali di Zurigo, è finita nell'occhio del ciclone. Il motivo? Su Instagram, la 32.enne ha condiviso delle immagini che la ritraggono con una pistola. Una sorta di esercizio fisico. «E allora?», si dirà. Beh, il fatto è che Ameti ha preso di mira un'immagine di Maria e Gesù, postata con tanto di «buchi». Come a suggerire: li ho centrati. Le reazioni, evidentemente, non si sono fatte attendere. Superando i confini nazionali. RT, il canale di propaganda russo, ha ripreso la vicenda. Anche nazionalisti romeni e cattolici americani hanno pubblicato diversi screenshot sui social. Sottolineando, fra le altre cose, che Ameti è di religione musulmana. E ancora: Nicolas Rimoldi, presidente del movimento Mass-voll, ha annunciato che presenterà una denuncia penale contro Sanija Ameti. L'accusa è di aver violato la libertà di religione. Chiunque insulti o derida pubblicamente le convinzioni religiose altrui o «profani» oggetti di venerazione religiosa, ha spiegato, può essere multato. Rimoldi ha parlato altresì di un chiaro appello alla violenza: «Immaginatevi se nel 2021 avessi sparato su un'immagine di Alain Berset» le sue parole. «La Fedpol si sarebbe presentata alla mia porta. Non dobbiamo tollerare la violenza e l'odio». Lo stesso Rimoldi, come sottolinea il Blick, è stato accusato a più riprese di incitamento alla violenza.
I Verdi liberali, dal canto loro, si sono distanziati da quanto pubblicato da Ameti. Dichiarando altresì di condannare «ogni forma di violenza e di mancanza di rispetto nei confronti dei simboli religiosi e delle religioni stesse». «Il post di Sanija Ameti su Instagram non rispecchia i valori dei Verdi liberali, né nel tono né nel contenuto» ha spiegato Nora Ernst, co-presidente dei Verdi liberali di Zurigo. «Per noi è molto importante avere relazioni pacifiche e rispettose, e questa pubblicazione sui social network non contribuisce a un dialogo rispettoso e costruttivo». Il partito, sia a livello cantonale sia sul piano nazionale, ha sottolineato su X di voler continuare a impegnarsi per «la tolleranza, il rispetto e le relazioni pacifiche».
Nel frattempo, Sanija Ameti si è scusata con il partito ha chiarito sempre Nora Ernst. Alla domanda se questa azione avrà delle conseguenze, la co-presidente tuttavia è rimasta sul vago: «Stiamo discutendo con lei». Su X, molti utenti hanno chiesto a gran voce le sue dimissioni, tra cui la zurighese Therese Schläpfer, consigliera nazionale dell'UDC, e Kathy Riklin, che ha fatto parte del Consiglio nazionale fino al 2019 per l'allora PPD (ora Centro).
Va detto che a Sanija Ameti, come scrive il Blick, piace provocare. Non solo, l'esponente dei Verdi liberali non teme il confronto. Due anni fa, Ameti era finita al centro delle polemiche poiché, durante una trasmissione della SRF, aveva detto che «in quanto membri dell'UDC» non avrebbe supportato né Albert Rösti né Hans-Ueli Vogt per il Consiglio federale. Nel chiarire quanto accaduto, Ameti ha detto che per i suoi esercizi di tiro aveva bisogno di immagini sufficientemente visibili vista la distanza, dieci metri. Aveva a portata di mano solo un catalogo d'arte e non ha prestato attenzione ai volti, ha scritto su Instagram. «Quello che ho fatto è stato assolutamente stupido», ha dichiarato la Ameti, sottolineando di non aver riflettuto sulle possibili conseguenze. «Mi scuso sinceramente con tutte le persone che si sono sentite ferite da questa mia azione».