Sì, la vignetta autostradale dovrebbe costare di più per gli stranieri

Puntuale, l'esodo pasquale è cominciato – ieri – con la «tradizionale» colonna al portale nord del San Gottardo e, al contempo, disagi più o meno in tutto il Ticino, in particolare nel Luganese e lungo la A2 fra Bellinzona e Lugano. Su richiesta del Blick, in vista delle vacanze di Pasqua l'istituto Sotomo ha effettuato un sondaggio a tema: quante persone, effettivamente, si recano a sud per le vacanze? E, soprattutto, che cosa si può fare per risolvere la questione traffico? A sorpresa, solo il 5% degli intervistati ha dichiarato di voler superare il Gottardo durante le festività. Quanto alle soluzioni, una in particolare ha colto l'attenzione.
Il secondo tubo
Nel 2016, il popolo svizzero ha approvato la costruzione di un secondo tunnel autostradale del San Gottardo. Un'opera, questa, pensata per consentire il rinnovo della prima canna. A partire dal 2032, i due tunnel verosimilmente verranno utilizzati in contemporanea ma in senso unidirezionale e a corsia unica. La Costituzione, attraverso l'Iniziativa per la protezione delle Alpi (1994), vieta di aumentare l'attuale capacità: 1.000 auto e 150 camion all'ora.
Fatta la premessa, il 60% degli intervistati si è detto favorevole a un aumento della capacità in caso di traffico intenso. Un'opzione che piace anche alla sinistra. Lisa Frisch, politologa di Sotomo, ha tuttavia avvertito: «In caso di un'altra votazione, gli argomenti ambientali o contro l'aumento del traffico potrebbero invertire facilmente la tendenza». Questa chiara richiesta di maggiore capacità, in ogni caso, è interessante. Anche alla luce di un'altra tendenza che emerge dal sondaggio: quasi due terzi degli intervistati ritengono che non si debba fare nulla per la congestione del traffico. Della serie: va bene così.
Vignette più costose per gli stranieri
Altro giro, altra domanda: gli automobilisti stranieri dovrebbero pagare di più dei cittadini svizzeri sulle nostre autostrade? Il 54% degli intervistati ha risposto chiaramente di sì, mentre un altro 13% si è dichiarato d'accordo. Questo porterebbe la Svizzera sulla stessa strada di altri Paesi. La richiesta è anche sorprendentemente ben accolta a sinistra: quasi il 60% degli elettori del PS si è detto favorevole o abbastanza favorevole. Lo stesso vale per quasi la metà degli elettori dei Verdi. «Probabilmente si tratta di un voto per evitare che la Svizzera sia vista come un Paese di transito» ha spiegato al riguardo Frisch. In effetti, ai partecipanti non è stata chiesta un'opinione su un pedaggio generalizzato o una vignetta fondamentalmente più costosa. «È possibile che tali proposte ricevano un sostegno ancora maggiore da parte delle persone di sinistra».
Il passo aperto anche in inverno?
Il consigliere nazionale dell'UDC Benjamin Giezendanner vorrebbe che il Passo del Gottardo fosse percorribile anche in inverno. Ha presentato una mozione in tal senso durante la sessione primaverile con 57 cofirmatari, soprattutto dell'UDC e del PLR. La mozione di Giezendanner è stata accolta favorevolmente anche da alcuni deputati ticinesi, tra cui Simone Gianini (PLR) e Bruno Storni (PS). Sarebbe una soluzione ideale per gli ingorghi pasquali? Gli intervistati non ne vogliono sapere: hanno rifiutato con forza l'idea. Anche il campo borghese si è smarcato: «Per molti il progetto sembra essere associato a costi elevati e pochi benefici» ha contestualizzato Frisch. Anche Benjamin Giezendanner ha dovuto affrontare critiche in Parlamento. Il rispetto per la natura, evidentemente, ha giocato un ruolo importante.
Apertura delle corsie preferenziali
L'apertura temporanea delle corsie preferenziali sulle autostrade, si pensi in particolare alla cosiddetta CUPRA – che permette di accedere velocemente ad Airolo e ai Passi del San Gottardo e della Novena rimanendo in autostrada e senza sostare in colonna – divide. Anche gli elettori di destra sembrerebbero riluttanti al concetto. Tuttavia, Lisa Frisch ha notato una sorpresa: «Nonostante tutto, la percentuale di consensi è piuttosto alta. Le preoccupazioni per la sicurezza sembrano essere basse».
Dove andranno gli svizzeri a Pasqua?
Gli elettori dei Verdi, dati del sondaggio alla mano, sono i più propensi a viaggiare a Pasqua. Ma preferiscono utilizzare i trasporti pubblici per raggiungere le loro destinazioni. Gli elettori del PLR useranno di più l'auto. Tuttavia, la maggioranza resterà a casa, probabilmente a causa del maltempo. Un terzo di coloro che hanno affermato di partire per Pasqua si recherà in Ticino o in Italia, il 22% in Svizzera francese o in Francia e il 19% in Svizzera tedesca.