Svizzera

«Sistema previdenziale svizzero sotto pressione»

Secondo UBS, le casse pensioni risentono principalmente dell’invecchiamento della popolazione - Riforme sostenibili per una soluzione equa a livello generazionale sono più urgenti che mai
© CdT/Zocchetti
Ats
10.09.2021 12:00

Lo stato di salute del sistema pensionistico svizzero si è deteriorato a partire dalla primavera. Secondo UBS, le casse pensioni risentono principalmente dell’invecchiamento della popolazione. Riforme sostenibili per una soluzione equa a livello generazionale sono più urgenti che mai.

L’indice delle pensioni UBS, che misura lo stato di salute del sistema pensionistico, che nel primo trimestre dell’anno per la prima volta dal 2016 era in nero, è effettivamente peggiorato di nuovo, tornando «leggermente» nella zona rossa negli ultimi tre mesi. Solo due componenti, la congiuntura e le prospettive finanziarie, erano positive. Gli altri due, le riforme e soprattutto gli sviluppi demografici, continuano a rappresentare un serio problema.

Lo studio della grande banca, pubblicato oggi, mostra che la demografia continua ad essere «il tallone d’Achille del sistema pensionistico svizzero». Nel 2020 ci sono state quasi 300 nascite in meno rispetto al 2019, e gli ultimi dati dell’Ufficio federale di statistica (UST) indicano che il processo di invecchiamento è addirittura destinato ad accelerare quest’anno. Non ci si può aspettare un sostegno maggiore da parte dei futuri contribuenti, che dovranno già finanziare gran parte delle pensioni dell’AVS.

Per quanto riguarda le riforme, UBS nota che la situazione è cambiata poco rispetto all’anno precedente, così che il sottoindice rimane a un livello neutrale. Per una maggiore chiarezza sul futuro della previdenza pubblica e professionale bisognerà aspettare il prossimo anno, poiché il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati non sono attualmente d’accordo con le proposte del Consiglio federale.

Le prospettive finanziarie del 1° e del 2° pilastro restano fragili. Il finanziamento delle rendite AVS non è garantito e la previdenza professionale ricorre ancora alla ridistribuzione, che non fa parte del sistema, per poter pagare le rendite già promesse. L’eccezionale slancio del miglioramento dei mercati finanziari negli ultimi dodici mesi, che è stato cruciale per tutti e tre i pilastri, si sta ora affievolendo.

Nel secondo trimestre, sono state soprattutto le pensioni private a contribuire positivamente al sottoindice finanziario, notano gli autori dello studio, gli economisti Jackie Bauer e James Mazeau.

L’unico vero dato positivo per l’indice è lo sviluppo economico. Il mercato del lavoro ha mostrato un forte miglioramento e la competitività della Svizzera non è stata eccessivamente colpita dalla forza del franco, mentre il mercato immobiliare ha anche fornito un valido supporto.