I dati

Sorridono le stazioni sciistiche svizzere

Stando a Funivie svizzere, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il numero degli ospiti è finora cresciuto del 18% - Nel nostro cantone la crescita è del 7%
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Ats
03.01.2025 14:23

Neve, sole e vacanze. Ingredienti che non sono mancati negli scorsi giorni per la felicità delle stazioni sciistiche: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il numero degli ospiti è finora cresciuto del 18%, indica Funivie svizzere in una nota. Ticino e Grigioni si situano sotto la media nazionale.

Rispetto alla media quinquennale, l'incremento è addirittura del 31%, precisa l'associazione mantello dei gestori degli impianti di risalita basandosi sui dati di 120 società affiliate.

Il buon andamento si spiega con le nevicate precoci di metà novembre fino a basse quote. Poco prima di Natale la neve è tornata abbondante anche sull'Altopiano, permettendo un bianco Natale in diverse regioni nord-alpine. Ciò ha generato un forte aumento delle prenotazioni a breve scadenza.

Il bel tempo ha anche attirato i turisti giornalieri nei comprensori sciistici. Tutte le regioni ne hanno beneficiato, anche se non in egual misura. Le regioni situate a quote relativamente basse sono quelle che hanno registrato il maggiore aumento.

Funivie svizzere dice di essere felice del fatto che le piccole stazioni sciistiche siano state molto frequentate. «È importante che le famiglie e soprattutto i bambini possano appassionarsi agli sport sulla neve nei piccoli comprensori sciistici situati vicino alle grandi città», afferma il direttore Berno Stoffel citato nella nota.

Nel dettaglio, le grandi regioni del Vallese e dei Grigioni hanno registrato rispettivamente l'11% e l'8% di ospiti in più rispetto all'anno precedente, seguite dal Ticino (+7%). L'aumento più significativo lo si osserva nelle Alpi vodesi e friburghesi (+41%), seguite dalla Svizzera orientale (+38%), dalla Svizzera centrale (+32%) e dall'Oberland bernese (+22%).

Malgrado la partenza «a razzo» Funivie svizzere si mostra prudente e ricorda come le condizioni possano cambiare rapidamente. Insomma, i conti si faranno solo dopo Pasqua, avverte Stoffel.