Svizzera

Sospese le decisioni sui richiedenti l'asilo siriani

È quanto ha annunciato la Segreteria di Stato della migrazione oggi su X: «Non siamo in grado di verificare se esistano motivi d'asilo e se sia ragionevolmente necessario eseguire un ordine di allontanamento»
©Gabriele Putzu
Red. Online
09.12.2024 17:44

Le procedure e le decisioni in materia di asilo per i richiedenti provenienti dalla Siria sono sospese con effetto immediato fino a quando la situazione non sarà rivalutata. Lo ha annunciato, oggi, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) su X prendendo, quindi, posizione rispetto a quanto discusso dalla politica, in particolare durante l'odierna Ora delle domande.

La SEM non è attualmente in grado di valutare con fondatezza se vi siano motivi di asilo e se sia ragionevole eseguire un ordine di allontanamento. In Siria, domenica i ribelli hanno conquistato la capitale Damasco dopo oltre 13 anni di guerra civile. Il presidente Bashar al-Assad è fuggito in Russia. Non è chiaro come cambieranno gli equilibri di potere nel Paese.

La situazione in Siria deve prima essere rivalutata. La SEM aveva aveva dichiarato domenica all'agenzia di stampa Keystone-ATS che non era ancora possibile prevedere gli effetti del cambiamento dei rapporti di forza in Siria sulle procedure di asilo svizzere.

Secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica (UST), alla fine dell'anno scorso in Svizzera si trovavano circa 28'000 cittadini siriani.

La SEM prevede che i rifugiati siriani che hanno trovato rifugio in Paesi vicini come la Turchia, il Libano o la Giordania saranno i primi a rientrare. La Turchia, ad esempio, ha accolto quasi tre milioni di rifugiati siriani negli ultimi anni.

In un avviso di viaggio aggiornato oggi, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) scrive che in Siria sono in corso sparatorie, blocchi stradali e saccheggi. I valichi di frontiera potrebbero essere chiusi e potrebbe essere imposto il coprifuoco.

Continuano anche i combattimenti tra le varie parti in guerra, con attacchi aerei diretti contro obiettivi a Damasco e dintorni, compreso l'aeroporto, e vicino al confine libanese. La situazione è molto instabile e gli sviluppi futuri sono incerti, scrive il DFAE. Si sconsigliano viaggi e soggiorni di qualsiasi tipo nel Paese.

Il DFAE ha inoltre comunicato su X che la Svizzera stanzierà altri due milioni di franchi per gli aiuti d'emergenza in Siria: un milione per l'ONU (Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari) e un milione per il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.

Il clan Assad ha governato la Siria con il pugno di ferro per oltre 50 anni. Bashar al-Assad ha preso il potere nel Paese dal defunto padre Hafiz al-Assad nel 2000. È rimasto al potere durante più di un decennio di guerra civile. È accusato di un'intera serie di crimini contro la popolazione, tra cui l'uso di armi chimiche e barili bomba, oltre che di omicidi e torture ordinate dallo Stato.

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