Sostegno alla ricostruzione, ecco il programma nazionale per l’Ucraina 2025-28

Il programma nazionale 2025-28 segna l’inizio di un processo di sostegno sull’arco di dodici anni da parte della Confederazione per la ricostruzione, le riforme e lo sviluppo sostenibile in Ucraina. Nella riunione del 12 febbraio 2025, il Consiglio federale ne ha definito le priorità: protezione della popolazione civile, pace, ripresa economica e rafforzamento delle istituzioni. A questo scopo sono previsti, fino al 2028, 1,5 miliardi di franchi provenienti dai fondi della cooperazione internazionale. Il programma sarà attuato sotto la responsabilità del delegato del Consiglio federale per l’Ucraina, l’ambasciatore Jacques Gerber.
Dall’inizio dell’aggressione militare russa, la Confederazione sostiene l’Ucraina e la sua popolazione in quattro ambiti prioritari: aiuti umanitari, processi di riforma, sostegno diplomatico alla pace e partecipazione al processo di ricostruzione.
Con la «Ukraine Recovery Conference» tenutasi a Lugano nel 2022, il Consiglio federale ha posto la prima pietra miliare per la ricostruzione. Poco meno di due anni dopo (10 aprile 2024), il Consiglio federale ha precisato il suo impegno a lungo termine decidendo di sostenere il Paese con un totale di 5 miliardi di franchi nei 12 anni a venire. Sono previsti strumenti diversi a seconda della regione e del momento: aiuti umanitari, proseguimento delle riforme, promozione della pace e ricostruzione. Entro il 2028 (prima fase) saranno utilizzati 1,5 miliardi di franchi provenienti dai crediti della cooperazione internazionale (CI). Per finanziare i restanti 3,5 miliardi di franchi per la seconda fase (2029–2036), il Consiglio federale intende esaminare fonti supplementari.
Programma nazionale con tre settori prioritari
Il programma nazionale 2025-2028, adottato dal Consiglio federale nella riunione del 12 febbraio 2025, segna l’inizio del processo di sostegno della Svizzera sull’arco di 12 anni, e getta le basi di diverse attività volte a fornire aiuti d’emergenza, a stabilire una pace equa e duratura e a offrire prospettive per il futuro alla popolazione.
Il programma nazionale 2025-28 si concentra su tre settori:
· Ripresa economica: la guerra ha inferto un duro colpo all’economia del Paese. La Confederazione lavora con le PMI ucraine per aiutarle a integrarsi nel mercato globale. Oltre al mantenimento e allo sviluppo del settore privato, compresa l’agricoltura, si pone l’accento anche sulla ricostruzione delle infrastrutture urbane e sulla riparazione delle infrastrutture danneggiate o distrutte dalla guerra (in particolare nei territori del fronte).
· Servizi pubblici: la garanzia dei servizi di base – sanità, istruzione, servizi sociali, energia, trasporti nonché trattamento dell’acqua e delle acque reflue – può aprire prospettive future per i cittadini, compresi quelli che stanno considerando di fare ritorno in Ucraina. L’obiettivo è aiutare le autorità ucraine a fornire servizi pubblici di buona qualità senza discriminazioni o corruzione. La Confederazione promuove anche il coinvolgimento delle autorità locali e regionali nel processo di ricostruzione.
· Protezione della popolazione civile e pace: in caso di guerra, la protezione e la sicurezza rimangono esigenze primarie. La Confederazione si occupa di aiuti d’emergenza e di sminamento umanitario, della ricerca e dell’identificazione delle persone disperse, nonché della documentazione e del perseguimento delle violazioni del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani. Fare luce sulle sorti dei soldati e dei civili dispersi è di fondamentale importanza sia per la popolazione traumatizzata dalla guerra che per l’instaurazione di una pace duratura.
Partenariati di vario genere
Per valorizzare in modo mirato le competenze svizzere sono necessari dei partenariati: con le autorità, con il settore privato, con la comunità scientifica e con le organizzazioni non governative. Un terzo dei fondi (circa 500 mio. di fr.) è destinato a misure di ricostruzione in collaborazione con aziende svizzere. Le basi giuridiche esistenti saranno adeguate e integrate per garantire che questo approccio alla ricostruzione sia sistematizzato e conforme agli obblighi giuridici internazionali. A tal fine, il 29 gennaio 2025 il Consiglio federale ha adottato il mandato negoziale per un trattato internazionale limitato nel tempo con l’Ucraina, attualmente in consultazione presso le commissioni parlamentari competenti per la politica estera.
Per attuare il programma nazionale l’Esecutivo ha istituito, lo scorso settembre, un gruppo di lavoro guidato dal delegato del Consiglio federale per l’Ucraina. Il delegato è direttamente subordinato ai capi del DFAE e del DEFR ed è supportato da tre unità amministrative: la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e la Divisione Pace e diritti umani per il DFAE e la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) per il DEFR.