Il caso

SRF nel mirino delle critiche per un servizio su Donald Trump

All'organo di mediazione della SSR è giunto un reclamo che accusa l'emittente svizzero-tedesca di aver violato il principio dell'oggettività, dopo aver etichettato il presidente degli Stati Uniti come «un condannato evasore fiscale»
Ats
19.02.2025 20:37

La SRF è finita nella critica di un telespettatore dopo un servizio su Donald Trump, andato in onda al telegiornale («Tagesschau»). All'organo di mediazione della SSR è giunto un reclamo che accusa l'emittente svizzero-tedesca di aver violato il principio dell'oggettività, dopo aver etichettato il presidente degli Stati Uniti come «un condannato evasore fiscale».

L'organo di mediazione della Società svizzera di radiotelevisione (SSR), in un comunicato odierno, ha dichiarato che i termini utilizzati in trasmissione per descrivere Trump nel servizio del 26 dicembre 2024 erano inappropriate (le parole espresse in lingua originale sono state «verurteilter Steuerbetrüger»).

Nella sua presa di posizione la SRG ha affermato che effettivamente, ad essere stata condannata a seguito delle accuse di frode fiscale è stata in realtà la «Trump Organization» - azienda multata nel gennaio 2023 per 1,6 milioni di dollari - e non il presidente degli Stati Uniti.

Pertanto il servizio in questione non ha fatto distinzione tra la persona giuridica (società) e la persona fisica, violando così il principio secondo il quale il pubblico, nelle trasmissioni, con contenuto informativo, deve essere messo nelle condizioni di potersi fare una propria opinione sul tema trattato in base ai fatti e alle opinioni presentati.

Tuttavia - precisa l'organo di mediazione - in quanto proprietario dell'omonima società, Trump è implicato nella suddetta sentenza, oltre che personalmente condannato per altri reati. Ad ogni modo, la formulazione nel servizio non era sufficientemente precisa ed è stata giustamente contestata.