Svizzera Turismo abbandona X, ma Elon Musk non c'entra
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C'era una volta Twitter. Della piattaforma creata nel 2006, oggi, non resta (quasi) più nulla. Rovesciando la questione, dopo l'acquisto del social network da parte di Elon Musk, avvenuto nel 2022, molto è cambiato. Di più, con il passare degli anni molti utenti hanno deciso di andarsene. Il motivo? Uno, principalmente: il nuovo corso e la (non) gestione da parte di Musk, in particolare pensando all'assenza di moderazione e alla riammissione di non pochi profili precedentemente esclusi per aver violato le regole di condotta. Con il ritorno di Donald Trump, fresco di nuovo mandato alla Casa Bianca, anche diversi profili di alto livello, dalle testate giornalistiche internazionali alle aziende, hanno imboccato la via che porta all'uscita. Preferendo concentrarsi su altre piattaforme.
Oggi, a proposito di addii, anche Svizzera Turismo ha annunciato che lascerà la piattaforma di Elon Musk. «Svizzera Turismo rivede continuamente e regolarmente tutte le sue presenze sui social media» si legge nel post. «Nell'ambito di questo processo è stata presa la decisione di abbandonare X». Poche parole, accompagnate da un'immagine con tanto di «grazie»; nessuna «vera» spiegazione. Da noi contattato, l'Ente turistico elvetico preferisce non sbilanciarsi. Ma, tramite la portavoce Véronique Kanel, spiega: «Svizzera Turismo cerca di essere presente dove si trova la maggior parte dei potenziali visitatori della Svizzera. Negli ultimi mesi, questi utenti si sono spostati sempre più su altri canali di social network, talvolta nuovi. In questo contesto, Svizzera Turismo ha dunque deciso di abbandonare la sua presenza su X e di concentrare le sue attività su altri canali». Tradotto: Svizzera Turismo ha notato un certo spopolamento di X e, quindi, ha agito di conseguenza.
Kanel, in ogni caso, nega che la decisione sia legata o possa essere ricondotta alla gestione della piattaforma stessa, in particolare dopo l'acquisizione da parte di Elon Musk e l'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti? «La nostra decisione si basa esclusivamente sul comportamento d'uso delle comunità di utenti dei social network a cui ci rivolgiamo, e non ha nulla a che vedere con la proprietà di una piattaforma». Allo stesso modo, Svizzera Turismo non ha notato discorsi d'odio o possibile disinformazione rispetto ai contenuti postati. Né, conclude Kanel, ci sono stati casi concreti di interazioni con gli utenti che hanno spinto l'Ente ad abbandonare la piattaforma.