Swiss eviterà gli spazi aerei di Iran, Iraq e Giordania
L’Iran, affermavano poche ore fa gli Stati Uniti, starebbe per lanciare un attacco missilistico contro Israele. Un attacco che, hanno poi spiegato le Forze di difesa israeliane, sarebbe stato di «vasta portata». Detto, fatto: è notizia di poco fa, infatti, il lancio di centinaia di missili da Teheran verso lo Stato Ebraico. E parliamo, solo, della prima ondata.
La notizia, evidentemente, non ha lasciato indifferenti le compagnie aeree. «Diversi voli del gruppo Lufthansa sono tornati all’origine, o hanno dirottato su un aeroporto alternativo, come nel caso di Swiss, prima di raggiungere lo spazio aereo iraniano questa sera» riferiva, fra gli altri, il portale specializzato Flightradar24 attorno alle 18. Nello specifico, il volo LX242 del vettore elvetico, partito da Zurigo e diretto a Dubai, è stato dirottato su Antalya, in Turchia. «In risposta ai recenti eventi in Medio Oriente, Swiss eviterà lo spazio aereo dell’Iran, dell’Iraq e della Giordania a partire da oggi e almeno fino al 2 ottobre» spiega proprio Swiss in una nota appena diffusa. «Questa misura comporterà tempi di volo leggermente più lunghi (fino a 15 minuti) per i nostri voli a destinazione di Dubai, India, Asia e Sudest asiatico». E ancora: «Gli spazi aerei israeliano e libanese saranno bypassati fino al 31 ottobre incluso, indipendentemente da questa misura a corto termine».
Quanto al citato volo LX 242, l’Airbus A330 ha fatto rifornimento in Turchia e, in seguito, è ripartito alla volta di Dubai evitando lo spazio aereo iraniano. Swiss, in conclusione, «continua a monitorare la situazione in Medio Oriente. I nostri specialisti stanno valutando tutte le informazioni disponibili e sono in costante contatto con le autorità competenti in Svizzera e sul posto». Lo scorso 3 luglio, proprio a causa delle tensioni nella regione, la compagnia di bandiera aveva ripreso a sorvolare l'Afghanistan per ottimizzare le proprie rotte da e per l'Asia.