Syna minaccia uno sciopero nell'edilizia

Continua lo stallo nelle trattative per il nuovo CCL - Il sindacato nazionale non accetta le condizioni dettate dagli impresari ed è pronto al pugno duro nel 2019
Ats
29.09.2018 15:27

BERNA - Scioperi in vista nel settore dell'edilizia se entro la fine dell'anno non verrà firmato un nuovo contratto collettivo di lavoro.

Oltre 60 delegati del settore costruzioni del sindacato Syna hanno oggi deciso di sostenere le azioni di protesta in programma questo autunno in diversi cantieri di tutta la Svizzera e minacciano di scioperare nel prossimo gennaio, quando giungeranno a scadenza l'attuale contratto e gli obblighi relativi alla "pace del lavoro". I membri Syna sono pronti a battersi a sostegno delle loro rivendicazioni, indica oggi il sindacato in un comunicato.

In gioco vi è la proposta padronale di un aumento salariale generalizzato di 150 franchi mensili, ma uno dei maggiori pomi della discordia riguarda la flessibilità del lavoro. Gli aumenti in busta paga, secondo il sindacato, sono "un regalo avvelenato". In cambio gli imprenditori chiedono maggiore flessibilità sui tempi lavorativi, "con il rischio di inattività per giorni, se non settimane, durante il periodo invernale e un recupero nelle parte restante dell'anno delle ore negative accumulate".

Gli impresari costruttori, si legge nel comunicato, "chiedono che i lavoratori accettino fino a 100 ore negative e 200 ore supplementari". I lavoratori, indica ancora Syna, "in caso di bel tempo dovranno lavorare fino a 12 ore, mentre in caso di cattivo tempo dovranno rimanere a casa senza compensazioni". Per Syna si tratta di un "inaccettabile lavoro a chiamata".