Tête Blanche, la telefonata della giovane friburghese

Una prima chiamata. Effettuata dalla sorella di uno dei sei escursionisti. Poi una seconda, arrivata direttamente dalla giovane friburghese che risulta tuttora dispersa. Un'inchiesta di Mise au point, programma dell'emittente RTS, ha fatto chiarezza sulle telefonate al 144 durante la tragedia della Tête Blanche. Il primo contatto con i soccorsi risale alle 16.03 di sabato 9 marzo. A telefonare, appunto, è stata una parente. Preoccupata delle condizioni meteo, oramai pessime, e del fatto che il localizzatore GPS con cui stava seguendo a distanza la comitiva indicasse sempre lo stesso punto. Tradotto: il gruppo era fermo.
L'Organizzazione di soccorso del Vallese (OCVS), a quel punto, ha attivato i servizi di emergenza. I tentativi di contattare gli escursionisti, tuttavia, per un'ora circa sono andati a vuoto. Alle 17.19, per contro, gli stessi soccorsi sono stati allertati da una seconda telefonata. Effettuata dall'unica donna della spedizione, la giovane friburghese il cui corpo non è ancora stato ritrovato.
«La voce era calma, non c'era grande stress» ha detto a RTS il responsabile del servizio operativo in seno all'OCVS, Alexandre Briguet. Durante la traversata fra Zermatt e Arolla, le condizioni atmosferiche sono rapidamente peggiorate. L'arrivo, improvviso, del favonio ad alta quota ha fatto il resto. Dopo aver discusso della situazione a livello meteorologico, la giovane ha segnalato ai servizi di emergenza che «uno dei membri del gruppo non stava bene» e che, per questo, «non poteva andare avanti» ha ribadito Briguet. Determinati a rimanere tutti insieme, i sei escursionisti hanno quindi ricevuto istruzioni per limitare gli effetti del freddo. Di qui il tentativo di scavare una buca nella neve per ripararsi.
La conversazione, in ogni caso, è durata poco. Troppo poco. La connessione, visto il tempo, è saltata. Il tempo, pessimo, non ha concesso tregua ai soccorritori. Gli escursionisti verranno ritrovati morti. All'appello, manca solo il corpo della giovane friburghese.