Pasqua

Traffico: colonne costanti al San Gottardo, «ma il record è lontano»

Touring Club Svizzero e Via Suisse confermano: i 15 chilometri di coda non dovrebbero più salire, quantomeno non in maniera vertiginosa – Il focus, lentamente, si sposterà sul controesodo
©URS FLUEELER
Marcello Pelizzari
18.04.2025 15:30

L'esodo pasquale, da giorni, sta interessando il San Gottardo e le altre vie lungo l'asse nord-sud. Oggi, al San Gottardo, il serpentone di automobili dirette in Ticino e in Italia ha raggiunto i 15 chilometri. Tanti, da un lato. Pochi, però, se pensiamo al record assoluto raggiunto nel 1999 e nel 2018, sempre a Pentecoste: 28 chilometri. Pochi, ancora, se il riferimento è il primato legato alla Pasqua, che invece risale al 1998 ed è di 25 chilometri. La situazione, insomma, tutto sommato è nella norma. «Ci attendiamo ancora un flusso di macchine nelle prossime due-tre ore, ma credo proprio arriveremo alle punte da primato del 1999 e del 2018» ha spiegato al Corriere del Ticino Marco Wölfli, portavoce del Touring Club Svizzero.

Verso sud, ha precisato il nostro interlocutore, le code proseguiranno anche domani mentre a partire da domenica, attorno a mezzogiorno, inizierà il cosiddetto controesodo con le prime colonne al portale sud. «Il grosso del traffico è atteso per lunedì» ha indicato Wölfli. Sul mancato record e sui motivi di una colonna in fin dei conti normale, come detto, ha influito evidentemente la comunicazione dello stesso Touring Club, unitamente ai messaggi di sensibilizzazione di Via Suisse, delle Polizie cantonali e dell'USTRA, l'Ufficio federale delle strade. «C'è anche da dire – ha concluso Wölfli – che le vacanze sono scaglionate. Non tutti i cantoni e non tutti i Länder tedeschi hanno le ferie nello stesso periodo, per cui non si è verificata la tempesta perfetta a questo giro».

Mattia Melera di Via Suisse, dal canto suo, ha confermato: «I record storici sono molto lontani, al 99% direi che oggi sono irraggiungibili. Dubito, insomma, che al portale nord il traffico aumenterà. Non ci aspettavamo, per contro, che la situazione rimanesse a suo modo costante attorno ai 15 chilometri per così tanto tempo. Credevamo che il flusso sarebbe diminuito con il passare delle ore». In ogni caso, i 25 e i 28 chilometri non verranno raggiunti. Quanto alle previsioni per domani, in direzione sud «ci sarà ancora da soffrire anche se non possiamo stimare ancora quanti chilometri potrebbero formarsi». Melera, in merito al traffico, ha aggiunto: «Lo scaglionamento delle vacanze nei vari cantoni svizzeri e nei Länder tedeschi, di sicuro, ha aiutato a evitare un tappo esagerato al San Gottardo, ma i problemi in Vallese legati al maltempo hanno comunque avuto un influsso. E questo per via della A9 verso il Sempione bloccata. In sostanza, chi aveva scelto quella via per andare in Italia si è ritrovato costretto a fare il San Gottardo». Lunedì, pensando al controesodo, Melera ha sentenziato: «Sarà problematico».