Neuchâtel

Triplice omicidio a Corcelles: un uomo ha ucciso la ex e le due figlie

La coppia aveva registrato la separazione il 12 giugno – Le bimbe avevano rispettivamente 10 e 3 anni e mezzo – «Trovate in una pozza di sangue»
© KEYSTONE/Jean-Christophe Bott
Red. Online
20.08.2025 10:55

«Vi informerò del terribile evento accaduto ieri». È con queste parole che il capo della polizia giudiziaria di Neuchâtel Simon Baechler ha aperto questa mattina una conferenza stampa. Il riferimento è alle tre persone trovate morte nella serata di ieri in un appartamento a Corcelles. Le vittime sono una donna di 47 anni e le due figlie, di 10 e 3 anni e mezzo.

Il numero per le urgenze è stato allertato alle 21.15 di martedì. La chiamata arrivava da una persona residente all'estero che non aveva notizie della donna, sua parente, dalle 14. La pattuglia di polizia che ha raggiunto l'appartamento non ha ricevuto alcuna risposta. Dopo una breve indagine nel quartiere e negli ospedali, alle 22 gli agenti hanno deciso di forzare la porta.

«All'interno, hanno trovato i corpi insanguinati di due bambine. Accanto, un uomo in piedi che impugnava un grosso coltello da cucina». Dopo avere intimato più volte all'uomo di lasciare l'arma e di arrendersi, un agente ha esploso tre colpi di arma da fuoco. Subito sono intervenuti i soccorsi, ma le bambine «sembravano morte da tempo». In un'altra stanza, un'ulteriore vittima giaceva «in una pozza di sangue»: era la madre delle bambine. La polizia ha trovato anche il corpo di un gatto nell'appartamento, apparentemente morto.

Si ritiene che il responsabile sia l'ex marito della donna e padre delle bambine. La famiglia è di nazionalità algerina e viveva in Svizzera da diversi anni. La coppia aveva registrato la separazione il 12 giugno.

L'uomo arrestato ha 52 anni, vive a Le Locle ed è in possesso di un permesso C. Le sue condizioni attuali sembrano stabili: è ricoverato in un ospedale della regione. I colpi sono stati esplosi nella parte inferiore del corpo.

«I primi accertamenti sembrano indicare che i decessi siano stati causati da ferite da arma da taglio», ha dichiarato il Ministero pubblico. 

I precedenti

La polizia era già intervenuta in passato, in almeno un'occasione, per «lite domestica». Denunce reciproche tra i coniugi erano state presentate tra il 2020 e il 2022, in particolare per danneggiamento, «ma nulla dal 2022». La famiglia non era quindi oggetto di sorveglianza da parte delle forze dell'ordine. «La situazione prima di ieri non era preoccupante, ma gli approfondimenti verranno condotti in fase d'inchiesta», è stato precisato durante la conferenza stampa. È «impossibile» monitorare specificamente tutti i casi di violenza domestica e «la polizia non aveva indizi che questa situazione» potesse concretizzarsi in una tale esplosione di violenza.

Interpellato dai giornalisti, il procuratore Jean-Paul Ros ha spiegato: «È una tragedia di una vigliaccheria assoluta. Violenza inaudita contro le bambine, contro le donne. Il nostro obiettivo è ricostruire che cosa è successo e trovare la verità. Il femminicidio è un concetto sociale, sociologico. Non so se spetta a me dover qualificare quello che è accaduto come femminicidio». Da parte sua, Simon Baechler ha aggiunto: «Dal punto di vista della polizia, questo caso può essere associato a quello che comunemente viene definito un "femminicidio"».

Il poliziotto che ha sparato sarà oggetto di un'indagine e di accertamenti conformemente alla legge, ha aggiunto il procuratore il Jean-Paul Ros. Secondo i primi accertamenti, «l'arma è stata utilizzata in modo proporzionato», ha aggiunto.

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