Svizzera

Ueli Maurer critica il rapporto sulla crisi di Credit Suisse

L'ex consigliere federale ha respinto le accuse di aver nascosto la gravità della situazione al Consiglio federale e in particolare all'attuale ministra delle finanze Karin Keller-Sutter, nel periodo precedente la crisi
Ats
10.01.2025 20:52

L'ex consigliere federale Ueli Maurer ha criticato il rapporto della commissione parlamentare d'inchiesta sull'acquisizione del Credit Suisse da parte di UBS in un'intervista rilasciata ai quotidiani Tamedia.

«Era già chiaro che sarei stato il capro espiatorio quando è stato commissionato il rapporto e anche durante l'audizione». Il mandato della commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) «ignora il periodo cruciale prima che la crisi arrivasse al culmine e la dimensione internazionale», ha proseguito il 74enne che si esprime per la prima volta sul rapporto reso pubblico il 20 dicembre. La CPI ha esaminato solo ciò che si sarebbe potuto fare diversamente a livello nazionale nelle ultime settimane, ha aggiunto.

La pandemia aveva spinto il mondo sull'orlo di una crisi finanziaria all'inizio degli anni 2020. La situazione era quindi estremamente pericolosa. «Dovevamo fare tutto il possibile per evitare una crisi finanziaria internazionale. Se ci si concentra solo sulla Svizzera e sulle ultime settimane di CS, non si rende giustizia», ha continuato Maurer.

L'ex consigliere federale ha respinto le accuse di aver nascosto la gravità della situazione al Consiglio federale e in particolare all'attuale ministra delle finanze Karin Keller-Sutter, nel periodo precedente la crisi: «Non ho nascosto nulla, ma li ho informati solo verbalmente. Rifarei esattamente la stessa cosa e accetterei volentieri tutti i rimproveri della CPI. Era necessario. Ed era la cosa giusta da fare. Perché c'era il rischio che un crollo del CS potesse innescare una crisi bancaria globale come quella del 2008».

Ha sempre informato il governo di tutto ciò che sapeva, ma solo verbalmente perché non si fidava dell'amministrazione. Il rischio che il CS crollasse a causa di una fuga di notizie era molto alto. Secondo Maurer, ciò avrebbe potuto avere conseguenze per la piazza finanziaria svizzera e per quelle estere. Questo aspetto è stato «semplicemente ignorato» nel rapporto, secondo Maurer. Inoltre, il Consiglio federale non avrebbe avuto alcuna base legale per intervenire senza una richiesta da parte degli organi competenti.