Via libera negli USA a Kisqali: l'antitumorale di Novartis contro una forma di cancro al seno

Importante via libera negli Stati Uniti per Kisqali, antitumorale di Novartis: l'autorità americana di controllo dei medicamenti FDA ha approvato il farmaco per il trattamento di pazienti affette da una determinata forma di cancro al seno, la HR+ HER2-.

«È un momento cruciale per migliorare il nostro approccio alle cure», afferma Dennis Slamon, oncologo attivo sul tema, in dichiarazioni citate in un comunicato diffuso ieri sera da Novartis.

«Con questa approvazione, stiamo ridefinendo le opzioni terapeutiche per una più ampia popolazione di persone colpite dal cancro al seno e che devono affrontare il rischio persistente di recidiva», gli fa eco Victor Bulto, numero uno del gruppo negli Stati Uniti, a sua volta citato nel documento per la stampa e gli investitori. «Con Kisqali continuiamo a trasformare la cura del tumore, basandoci sul suo profilo consolidato nel contesto metastatico e aiutando ora un'ampia gamma di persone che si sforzano di rimanere libere dal cancro dopo una diagnosi in fase iniziale.»

Kisqali (principio attivo ribociclib) è un inibitore selettivo di due proteine che, se attivate in modo eccessivo, possono consentire alle cellule tumorali di crescere e dividersi troppo rapidamente. Fa parte dei medicinali su cui il gruppo punta molto per la crescita delle vendite, che come noto nel 2023 hanno totalizzato 45 miliardi di dollari, l'equivalente di 38 miliardi di franchi al cambio attuale.

In borsa stamani il titolo Novartis arretra dello 0,4%, mostrandosi meno in difficoltà del resto del mercato, che in generale accusa un calo dello 0,7%. Dall'inizio di gennaio l'azione ha guadagnato il 15% e positiva nella misura del 12% è anche la performance sull'arco di un anno.