Viagogo: Gabriele Censi svela la situazione sulla rivendita dei biglietti

Viagogo, nel corso degli anni, è stata sanzionata più volte in merito alla rivendita dei biglietti per eventi sportivi e culturali. Non in Svizzera però, dove la situazione risulta essere ben diversa come avevamo visto in un precedente articolo. A questo proposito abbiamo sentito Gabriele Censi, organizzatore di eventi e fondatore di GC Events per avere un quadro più chiaro della situazione. Anche a livello locale, dal momento che Censi è molto attivo anche in Ticino.
Gabriele Censi, sono diverse le problematiche legate
all’acquisto dei biglietti su Viagogo. Perché è ancora possibile acquistarli?
«Premesso che conosco la piattaforma solo come utente, posso
dire che nonostante le diverse problematiche legate
all’acquisto dei biglietti Viagogo ha sviluppato una serie di soluzioni
online per gestire i propri acquisti e le rivendite di biglietti in modo da rendere
legale il proprio business. Questo, tuttavia, a discapito delle persone che non
sanno che questa piattaforma online è un sito di bagarinaggio, o secondary
ticketing. Alcuni utenti sono consapevoli che il prezzo del biglietto che acquistano è
maggiorato. Per cui, a ridosso di importanti eventi sportivi sono anche
disposti a spendere di più pur di comprarli. Altri, invece, si sentono
ingannati quando scoprono che avrebbero potuto ottenere i biglietti pagando un prezzo di gran lunga inferiore. Proprio
per questa ragione, noi di GC Events consigliamo ai nostri utenti di rivolgersi esclusivamente a
siti certificati come ticketcorner.ch».
Ma Viagogo non dovrebbe già essere fuori dal mercato
per concorrenza sleale?
«Non necessariamente, tanto più se è possibile rendere gli utenti più
attenti e consapevoli dei loro acquisti. L’operazione di rivendita dei
biglietti non è di per sé illecita: è possibile compiere questa
operazione anche attraverso i comuni canali di social network come Facebook.
Quando una persona non può andare a un concerto è libera di rivendere il
proprio biglietto. Allo stesso modo, simili operazioni sono possibili per un’azienda come
Viagogo. In tal caso, però, sarebbe doveroso specificare che si tratta di una
rivendita. È possibile quindi modificare il modo in cui si sviluppa l'intera procedura per evitare che gli utenti inesperti acquistino biglietti pensando
che Viagogo sia un canale ufficiale di vendita».
La sua reputazione negativa è sufficiente a
decretarne il fallimento?
«Molte persone, ormai, sono sempre più consapevoli del modo di
operare di Viagogo. Infatti, l’azienda ha dovuto affrontare diverse sfide riguardo
alla rivendita dei biglietti. Tuttavia, opera ancora. Sicuramente, la
reputazione e la percezione pubblica dell'azienda possono influire sulla sua
capacità di generare entrate e garantire finanziamenti, ma considerando la
situazione attuale non si può affermare che è definitivamente fallita».
Viagogo aveva fatto parlare di sé già nel 2012, quando l'Antitrust inglese avvertì l'azienda della necessità di correggere gli annunci ingannevoli sul sito e di adeguare i prezzi alla realtà del mercato. Nel mondo esistono anche altri siti di rivendita di biglietti. StubHub, ad esempio, è tra i più importanti, con una vasta scelta di eventi sportivi, musicali e teatrali. Tuttavia, pure queste piattaforme hanno ricevuto critiche per i prezzi elevati dei biglietti e per gli annunci ingannevoli. Per questo motivo, sempre più persone preferiscono i canali ufficiali o i siti di vendita affidabili.