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Violenza nei centri federali di asilo: la sicurezza sarà migliorata

Oggi il Consiglio degli Stati ha tacitamente eliminato l'ultima divergenza che ancora l'opponeva al Nazionale (che riguardava le misure disciplinari) in merito alla revisione della Legge sull'asilo (LAsi), che ora è pronta per le votazioni finali
©Gabriele Putzu
Ats
18.03.2025 12:38

Per far fronte ai problemi di sicurezza e violenza emersi in un recente passato, la sicurezza nei Centri federali di asilo (CFA) sarà migliorata. Oggi il Consiglio degli Stati ha tacitamente eliminato l'ultima divergenza che ancora l'opponeva al Nazionale (che riguardava le misure disciplinari) in merito alla revisione della Legge sull'asilo (LAsi), che ora è pronta per le votazioni finali.

La riforma realizza parte delle raccomandazioni emesse dall'ex giudice federale Niklaus Oberholzer in un rapporto commissionato in seguito a numerosi incidenti legati ad atti di violenza nei CFA, e riportati nei media nel 2021 sull'uso sproporzionato della forza in queste strutture.

La necessità di agire non è stata contestata dalle Camere, che hanno però mantenuto a lungo divergenze su taluni aspetti della revisione legislativa. Gli Stati, discutendo le misure disciplinari nei confronti dei richiedenti asilo, avevano ad esempio proposto che l'esclusione dai locali comunali possa durare fino a 10 giorni. Vista la ferma opposizione di governo e Consiglio nazionale, i "senatori" avevano poi fatto marcia indietro. "No" anche all'autorizzazione dell'uso delle armi da parte del personale di sicurezza dei centri.

Più in generale, la modifica della LAsi ha l'obiettivo di migliorare la sicurezza del personale nonché dei richiedenti asilo nei CAF. Viene in particolare creata una base legale per definire esplicitamente i settori in cui la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) può applicare la coercizione o adottare misure di polizia per garantire la sicurezza e l'ordine nonché le possibilità di delegare le competenze nel settore a fornitori di prestazioni di sicurezza o alle competenti autorità cantonali di polizia. Vengono inoltre regolamentati i provvedimenti disciplinari, le perquisizioni e la possibilità di trattenere un ospite per una durata massima di due ore.